Riceviamo e pubblichiamo:

<<Che sulla pelle dei disoccupati si stesse giocando una sporca partita, ne avevamo la percezione, anzi la certezza! Ma, per non farci saputoni prima del tempo, siamo andati alla fonte! “Il codice, il codice”, gridavano consiglieri e assessori della maggioranza in regione Molise, “l’INPS faccia la sua parte dopo che la nostra è stata fatta”! “Semplice”, si diceva dal popolo poco attento, scarsamente informato, ma sempre incline a porgere il fianco (e non solo) ai più forti, “semplice”, se lo dicono i nostri eletti, sarà la verità, è l’INPS il centro dei guai dei lavoratori, loro non danno questo benedetto codice alla regione senza del quale non potranno essere elargite le cinque mensilità della mobilità in deroga agli ex lavoratori dell’area di crisi complessa! Barzellette, amare, ma barzellette! E falsità! E allora siamo andati a parlare con la fonte, con il direttore dell’INPS di Isernia, il quale, ormai abituato a queste meschinità, non è neppure arrabbiato, pacatamente e con disponibilità massima, ci ha resi edotti dell’ovvietà. Magari mancasse solo il codice, il problema vero e drammatico sta nel fatto che, di tutta la procedura propedeutica alla formalizzazione dei pagamenti, nulla è stato fatto dalla regione e in modo particolare dall’assessore al ramo Mazzuto! Per chi non fosse a conoscenza della procedura, la stessa può essere recepita con la circolare n.13 del 27 giugno 2017, con la quale si stabiliscono le tappe per giungere alla mobilità. Nello specifico si chiarisce che, i soggetti beneficiari, debbano ricadere in quelle aree dove insiste un’area di crisi complessa, richiesta dalle regioni e riconosciuta dal ministero competente. In particolare è stato previsto che, prima di procedere a qualsiasi autorizzazione di trattamento di mobilità in deroga, le regioni devono presentare al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il piano regionale di politiche attive del lavoro contenente, oltre alle specifiche misure di politica attiva, anche l’elenco nominativo e il c.f. dei lavoratori interessati, la data di cessazione del precedente trattamento di mobilità ordinaria o in deroga, il periodo di godimento del trattamento concesso in prosecuzione ed il costo della stessa. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dopo aver effettuato la propria valutazione in ordine alla sostenibilità finanziaria del trattamento, comunica all’INPS e alla Regione richiedente che quest’ultima può procedere alla autorizzazione dei trattamenti previsti. Una volta ricevuto l’assenso da parte del ministero, la Regione emana un decreto di concessione conforme, in relazione all’elenco dei beneficiari, alla durata del trattamento ed al periodo concesso, a quanto valutato positivamente dal ministero vigilante. I decreti regionali, da trasmettere all’INPS, devono espressamente indicare tutta una serie di informazioni così come richiesto dalle leggi o decreti. Come chiarito nelle sedi competenti, tocca alla regione tutta la fase dell’accertamento dei requisiti dei beneficiari. Insomma, il tutto verrà inviato all’INPS per le verifiche incrociate e per le procedure successive. Per farla breve, nulla è stato fatto, manca ancora il decreto della regione per attivare i passaggi successivi al ministero, poi all’INPS nazionale, da questi di nuovo alla regione ed infine all’INPS provinciale per gli atti finali. Manca tutto! E così, tra una bugia e un’altra, tra balletti per mettersi in mostra e screditare l’Ente pensionistico, circa 250 ex lavoratori della provincia di Isernia e un centinaio della provincia di Campobasso, ad oggi restano senza sostentamento alcuno! Ad onor del vero, con l’ex assessore della giunta Frattura, sulla questione avemmo diversi incontri fino a chiarimento e chiusura, tardiva, ma positiva dell’iter, con l’attuale assessore, nemmeno l’ombra di una telefonata, solo stupidaggini delegittimanti sulla stampa. Ma poco importa, così come convenuto con il presidente Toma, dopo la riunione tecnica in regione dello scorso lunedi, riservata ai soli addetti ai lavori del team del presidente, adesso saremo convocati al fine di discutere delle varie problematiche riguardanti gli ex lavoratori aderenti alla LeD, Lavoro e Dignità, Assemblea di Lotta Permanente, convocazione che dovrebbe esserci presto a sentire la segreteria del presidente dalla quale siamo stati contattati. Il fronte di lotta per vedere riconosciuti diritti e sostegni adeguati, non è andato in ferie e non ci andrà fino a quando non si vedranno luci in fondo al tunnel e, di questo, potranno starne certi gli interessati a qualsiasi titolo, non ci fermeremo, il buon sonno o ci sarà per tutti o, diversamente, saranno agitati ugualmente per tutti!>>

 

Isernia 31 agosto 2018

Il portavoce

Emilio Izzo