Cat batte Sprar a 450 contro 206. Sconfitta per Isernia ormai fuori campionato. Abbiamo sperato fino alla fine in un ravvedimento da parte del Sindaco e un’assunzione di responsabilità nei confronti della città. Purtroppo abbiamo assistito ad un’ennesima pagina di brutta politica ai danni dei cittadini.

La mancata adesione allo SPRAR non farà altro che favorire la vera e propria invasione degli immigrati nel territorio, che già registra indici sensibilmente superiori alla media. Una scelta che definire politicamente folle e per nulla lungimirante è dire poco. Non si tratta di una scelta oculata del centro-destra che governa il Comune di Isernia, ma semplicemente una mancata assunzione di responsabilità con effetti devastanti per la città.

E’ aberrante che un’amministrazione democratica che dovrebbe essere incentrata, comunque, sui valori basilari della nostra Repubblica e della nostra storia, abbia approvato un documento populista concepito da forze politiche di dubbia legittimità costituzionale che mentre incitano all’intolleranza e chiedono di alzare muri a difesa del territorio, consentono poi di raddoppiare il numero dei migranti.

E’ giusto che i cittadini sappiano che con l’adesione allo SPRAR il numero dei migranti sarebbe rimasto limitato a 260 mentre con la non adesione il numero arriverà a 450 ed è destinato a raddoppiare entro la fine del prossimo anno. E’ evidente, quindi, il vero fine di quelle forze politiche che incitando all’odio cercano il contrasto con le Istutuzioni.

Queste stesse forze politiche che dovrebbero essere fuori da qualsiasi assise democratica hanno invece dettato le regole arrivando a mettere in dubbio quanto dichiarato dallo stesso Prefetto ed assumendo una posizione in netto contrasto con le Istituzioni e con il garante della sicurezza sul territorio.

L’amministrazione D’Apollonio si conferma deludente sotto ogni profilo. Rinnoviamo l’appello alle altre istituzioni della provincia di Isernia per sollecitare un diverso percorso che permetta di gestire al meglio questi nuovi flussi.