Il sindaco Giacomo d’Apollonio replica alle accusa rivoltegli, attraverso la stampa, dal consigliere comunale Raimondo Fabrizio, circa i costi della giunta municipale.
«Fabrizio sa bene che ho mantenuto la parola – ha esordito d’Apollonio –. Infatti, tre anni or sono, allorquando si insediò la mia giunta, decisi che l’ammontare complessivo delle indennità non avrebbe superato quello della precedente giunta di centrosinistra. E così è stato, benché il mio esecutivo fosse composto d’un numero di assessori superiore. Quindi nessun aumento dei costi della politica comunale. È il caso di ricordare che nel novembre 2016 il Comune fissò le indennità per il sindaco, il vicesindaco, gli altri assessori e il presidente del consiglio comunale, ciascuna delle quali in misura ridotta di oltre un terzo rispetto a quelle indicate dal decreto ministeriale n. 119/2000 (indennità di funzione e dei gettoni di presenza per gli amministratori locali).
Dopo tre anni – ha aggiunto il sindaco –, essendo cambiato lo scenario politico e per riunificare il centrodestra, si è scelta una nuova linea amministrativa che affrontasse con efficacia le problematiche della città e si è quindi ampliata la giunta d’una unità, che nello specifico è l’assessore Linda Dall’Olio, con un incremento di spesa davvero minimo e di nessuna reale incidenza. Il nuovo assessore, infatti, percepisce solo la metà dell’indennità (poco più di 300 euro), essendo lavoratore dipendente. Oltretutto, l’ingresso di Dall’Olio in giunta, per gli equilibri di rappresentanza fra i partiti, è stato sostenuto da una parlamentare di Forza Italia, ossia proprio dal partito di Fabrizio. Pertanto – ha concluso d’Apollonio – la polemica innescata da costui è del tutto pretestuosa e disinformante».