Riceviamo e pubblichiamo.
Sulla stampa regionale di questa mattina sono comparse notizie e comunicazioni di parte, riguardanti fatti interessanti la comunità Rom residente a Isernia
Per ragioni di competenza, nella qualità di Commissario del Museo Civico della città, ho il dovere di replicare principalmente alla questione riguardante la chiusura delle due sale del museo una volta dedicate all’esposizione di immagini, oggetti e costumi propri dei Rom isernini; chiusura già balzata agli onori della cronaca nel corso del 2017 e in ordine alla quale già erano state fornite ampie delucidazioni che, però, sembra sia il caso di ribadire
Già nel corso del 2015, sotto la precedente amministrazione civica, il direttivo del Museo deliberò l’istituzione di una nuova sezione espositiva dedicata ai gravi eventi occorsi ad Isernia nel 1860. L’istituzione di tale nuova sezione, a causa dello scarso spazio a disposizione, avrebbe comportato una sostanziale modifica dell’impiego e destinazione delle aree espositive già esistenti, cosa poi di fatto avvenuta. Le scelte operate dal direttivo del Museo hanno dovuto tener conto massimamente della rilevanza storica dei fatti e dei reperti da inserire/mantenere all’interno del Museo e, considerata l’importanza per la città di quanto collegato al bombardamento del 1943, alla figura del santo patrono Celestino V, alla pregevole tradizione della lavorazione del merletto a tombolo e, infine, ai sanguinosi eventi del 1860 che portarono Isernia all’attenzione dell’intera comunità nazionale ed internazionale, l’unica sezione “sacrificabile” risultò essere quella dedicata alla comunità Rom.
È da sottolineare, tuttavia, che tale sezione era stata ospitata nel Museo Civico in assenza di provvedimenti istitutivi o formali, in oltre essa era di natura meramente temporanea e non strutturale. Con tutto il rammarico per le conseguenze che ogni scelta comporta, la comparazione dei valori storici in campo ben giustifica la scelta a suo tempo operata dal pregresso direttivo del Museo, da me condivisa e posta in esecuzione.
Avv. Duilio Vigliotti
Commissario del Museo Civico di Isernia