Il prof. Giuseppe Vera sul revisionismo dell’opera di Teodoro Salzillo, il patriota italiano di cui si dirà all’Archivio di Stato d’Isernia : “L’unificazione dell’Italia fu tutta un imbroglio ! Si trattò di occupazione e non annessione !”
Mercoledì prossimo l’Archivio di Stato di Isernia aprirà la propria sala convegni per approfondire figura ed opere di Teodoro Salzillo, patriota di origini molisane che non fu affatto dalla parte dei piemontesi, di cui avversò idee, atteggiamenti e metodi. Sul personaggio d’indubbio spessore storico/culturale ospitiamo la posizione del prof. Giuseppe Vera, già docente di filosofia e storia nei licei : “Noto con grande piacere -attacca Vera- che il revisionismo storico sta assegnando a Teodoro Salzillo la giusta collocazione nei fatti che iniziarono nel 1860 con la spedizione “garibaldesca” e si conclusero nel febbraio del ’61 con la caduta di Gaeta. Io mi sono accostato all’argomento trent’anni fa attraverso la lettura di tutti i saggi del Salzillo, oscurato scientificamente dalla storiografia ufficiale. Certamente nel mio impegno hanno avuto un peso rilevante le mie origini “santa-mariane” (Santa Maria Oliveto, frazione di Pozzilli, dove il Salzillo nacque e di cui il Vera è originario, ndc), ma sono passato presto dalla curiosità alla rielaborazione dei fatti attraverso documenti in larga parte recuperati negli archivi dei galantuomini del tempo. Oggi finalmente si riaccendono i riflettori su questa pagina di storia grazie ai contributi di Sergio Romano, Paolo Miele ed Eugenio Scalfari. Leggendo i libri di Salzillo ho capito che l’unificazione è stata tutto un imbroglio, non c’è mai stata annessione, ma soltanto occupazione !”.
Tonino Atella