Con ordinanza del Comune di Isernia n. 92/2020, è stato vietato lo svolgimento dell’antichissima Fiera di San Pietro apostolo, detta “delle cipolle”, con la sola eccezione della vendita della cipolla isernina riservata ai coltivatori locali, che il 28 e il 29 giugno troveranno spazio nel piazzale Michelangelo.
La decisione è stata assunta per motivi legati all’emergenza sanitaria ancora in corso e alle linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni nella seduta dello scorso 25 maggio.
Il Comune, suo malgrado, ha dovuto disporre il divieto dopo aver valutato con attenzione le misure per il funzionamento del commercio su aree pubbliche disciplinato dalle predette linee guida. Risulta, infatti, molto problematico, anzi impossibile, osservarle compiutamente per l’allestimento e lo svolgimento d’un appuntamento fieristico tradizionalmente molto frequentato.
In ogni caso, per non interrompere la plurisecolare storia della fiera – già menzionata in una pergamena del 1254 – e allo scopo di salvaguardare la produzione e il consumo della cipolla isernina, è stato previsto un apposito plateatico espositivo davanti all’ex sede della scuola “Ignazio Silone”.