Isernia – Conoscere per deliberare, cioè la regola fondamentale ignorata dal Presidente e da quei consiglieri provinciali di Isernia che nella desolante seduta dello scorso 11 giugno hanno dato lo sciagurato consenso alla proposta di bilancio di previsione 2018/2020: invece di riorganizzazione il prioritario servizio di manutenzione viaria e piano neve con la gestione diretta, hanno scelto di confermare la attuale disastrosa privatizzazione (peraltro molto più costosa) e quindi di non stabilizzare degli ex cantonieri precari ad oggi estromessi, peraltro con l’aggravio dei risarcimenti per abuso di precariato per circa 225 mila euro, altrimenti evitabili.
Prevedono tra l’altro il potenziamento interno del già mastodontico apparato amministrativo, ma non di quello degli operai cantonieri che è primario per la manutenzione stradale !
Un combinato disposto tra folli scelte politiche antisociali-antioperaie, ed apodittiche “tesi” del tutto infondate e singolari sotto il profilo tecnico-giuridico-finanziario.
Eppure, come dimostrato nella nostra proposta di deliberazione già diffusa tra i consiglieri ed ai media, sul piano tecnico: 16,5 unità part time 50% cat. B3 sono stabilizzabili con i margini ordinari di cui all’art.1 commi 844-845 della Legge di bilancio 2018, e le altre 16,5 con quelli in deroga di cui all’art.20 comma 3 D. lgs 75/2017, destinando solo il 2% delle entrate correnti ad una funzione prioritaria, risparmiando anche i risarcimenti di 225 mila euro per abuso di precariato.
Invero solo il consigliere Tesone (il quale ha votato contro il bilancio “antistabilizzazione”) e il sindaco di Carovilli Cinocca (nell’assemblea dei sindaci), hanno dimostrato di aver approfondito la materia e di aver ascoltato le nostre controdeduzioni politiche, sindacali e tecniche, effettuando ottimi interventi, ben articolati ed argomentati.
Per converso, tra i consiglieri che hanno votato a favore del bilancio – e dunque contro la stabilizzazione degli ex operai precari– alcuni hanno alzato la mano senza aprire bocca; altri l’hanno aperta solo per gettarla in caciara o propinare affermazioni prive di senso del tutto inidonee a confutare i nostri dati.
E da quel profluvio di fanfaluche ne estraiamo solo alcune, partendo dal Presidente.
“La stabilizzazione è stata negata dal Giudice !”…: falso clamoroso. L’attuale iter di stabilizzazione non c’entra nulla con la causa di lavoro in cui la provincia è stata condannata ai danni per abuso di precariato. E anzi proprio la stabilizzazione vi porrebbe rimedio !
“Non possiamo abdicare alla nostra funzione accogliendo la contraria proposta di stabilizzazione!” : ha scambiato i vertici dell’ente per una monarchia assoluta dai dogmi papalini ?
“Avete proposto di licenziare il segretario”: ridicolo. Abbiamo proposto ben altra cosa, cioè una convenzione con altri comuni – come fanno le province piccole, ed Isernia è la più piccola d’Italia – in modo da risparmiare almeno 108 mila euro sugli attuali 143 mila euro di costo della segreteria creando peraltro ulteriori margini assunzionali per i servizi di viabilità.
Tralasciamo le altre assurdità propinate e le volgari offese rivolte dal Presidente durante la seduta agli ex operai precari in lotta e a chi li rappresenta, con linguaggio incivile e scurrile peraltro non consono al contegno proprio del ruolo istituzionale.
Basti solo quest’ episodio clamoroso: durante l’apodittico intervento da “falco anti stabilizzazione” del consigliere Matticoli, di fronte alla puntuale controdeduzione dell’ ex operaio precario Adolfo Valerio, che ricordava come la Provincia di Isernia avesse ricevuto nel 2017 un cospicuo “fondo manutenzione strade ex Anas”, lo stesso Matticoli rispondeva negandone incredibilmente l’esistenza con arrogante ed altezzosa sicumera! E insisteva pure, verso l’operaio, urlando: “portami le carte !” Pronta la risposta dell’operaio: “Le carte sono quelle che tu stesso hai deliberato !”
Ebbene ha ragione l’ex precario Adolfo Valerio poiché, come si evince dall’allegato documento di bilancio 2017 , v’è al titolo II dell’entrata cap. 0021016, la voce: “Contributi straordinari fondi ex Anas per manutenzione rete stradale provinciale art.20 comma 3 DL 50/2017”, per € 1.743.764,72! Che peraltro già da solo corrisponde a 4 anni di lavoro per i circa 30 operai part time da stabilizzare !
Per la buona pace del consigliere Matticoli: vi sono cordiali rapporti e non v’è nulla di personale, ma come gli replicava Adolfo Valerio, effettivamente in tale occasione ha dimostrato di non conoscere neanche il dato del bilancio da lui stesso approvato !
Insomma, perché deliberate senza conoscere, su questioni così cruciali sotto il profilo sociale ? Ed ecco perché ribadiamo la richiesta di dimissioni a tutti i consiglieri provinciali che hanno annunciato il loro favore al bilancio 2018/2020 e dunque il loro NO alla stabilizzazione.
Oggettivamente, a parte la non conoscenza tecnica della questione, l’ostinazione e la sciocca arroganza politica di lor signori contro la stabilizzazione degli ex operai cantonieri è politicamente funzionale precipuamente alla privatizzazione, che in prospettiva significa un mega appalto con tutti i risvolti che possiamo immaginare.
I comitati esecutivi della borghesia non si smentiscono mai.
14/06/2018 Il Coordinatore
Tiziano Di Clemente