Clamorosa indiscrezione che se dovesse essere confermata getterebbe di nuovo i dipendenti dell’ex esattorie ancora senza lavoro nello sconforto assoluto.
Parrebbe che le società di riscossione tributi Ica – Creset che attraverso un consorzio di imprese, avevano avuto il via libera dal sindaco D’Apollonio e dall’amministrazione da lui condotta, per siglare il contratto di concessione per la raccolta tributi, abbia disdetto il contratto di fitto per i locali in Viale dei Pentri, stipulato da circa un anno, da utilizzare come sede operativa proprio per il lavoro esattoriale ed acquisire immediatamente i circa 10 dipendenti dell’ex esattorie Marcucci, non impiegati con Equitalia.
Da settembre, la società lascia i locali.
A quanto trapela, le lungaggini dell’amministrazione comunale nell’affrontare e firmare il contratto, abbiano fatto desistere le società genovesi dal continuare a sperare nella gestione dei tributi per la città di Isernia.
Cosa ci sia nella cenere di questa vicenda, tocca al sindaco D’Apollonio fare chiarezza.
Un comune che non riesce a riscuotere da anni le principali utenze di acqua e nettezza urbana, si trova ancora una volta a rimandare – come da fonte attendibile riportiamo – uno dei nodi dolenti della gestione della cosa pubblica.
Un comune, come lo stesso sindaco ha dichiarato poche ore fa: in emergenza continua, immerso in un mare di debiti.
Non si riesce a spiegare come un servizio fondamentale qual’ è la riscossione dei tributi, già ampiamente concordato, in via di stipula da oltre un anno, non ha visto la luce.
A cosa si mira, la dirigenza ha idee diverse rispetto al sindaco e all’amministrazione comunale?
A che gioco si sta giocando, di chi sono gli interessi in campo affinchè non si debba stipulare il contratto come previsto?
Chi manovra la gestione della concessione e non ha voluto sottoscriverla?
Sic stantibus rebus, si sta perpetrando la mala gestione del comune pentro degli anni trascorsi, sulla nota più importante del bilancio comunale.