di Pietro Tonti
Isernia – Nuovo plesso scolastico che contiene la Scuola primaria San Giovanni Bosco e la secondaria Andrea D’Isernia. Come è ben noto, l’edificio di nuova costruzione, perfettamente antisismico e fiore all’occhiello dell’attuale amministrazione comunale, è stato inaugurato a settembre, ma ad oggi scopriamo una grave criticità. La mamma di un alunno ci informa di una assurda situazione che dall’inizio del nuovo anno scolastico, interessa il plesso scolastico.
Il figlio della signora in questione, scivolando sul ghiaccio in questi giorni si è procurato una forte distorsione alla caviglia che gli impedisce di deambulare autonomamente. Con la riapertura delle scuole post epifania, la mamma del piccolo studente, ha accompagnato suo figlio a scuola con le stampelle confidando sul fatto che per raggiungere l’aula al primo piano potesse utilizzare l’ascensore di nuova concezione presente nell’edificio.
Cosa che si è rivelata impossibile in quanto – come le è stato riferito – l’ascensore non è mai entrato in funzione. La mamma dell’alunno non convinta e per comprendere per quale motivo una scuola nuova non abbia attivato l’ascensore, visto che le aule sono disposte su due piani, ha interpellato il dirigente scolastico, il quale le ha spiegato che nonostante i numerosi solleciti all’ufficio tecnico comunale, il problema non era stato risolto
La stessa signora, incredula per questa paradossale situazione, pensando non solo a suo figlio che nei prossimi giorni avrà gravi difficoltà ad accedere al primo piano e riscendere per tornare a casa, ha giustamente pensato ai disabili che senza ascensore devono costringere i genitori a sforzi immani per raggiungere le aule scolastiche poste anche al secondo piano. Una sorta di supplizio immeritato per questi alunni e genitori già sfortunati, che non trovano nella scuola sollievo nemmeno in un normale, quanto indispensabile servizio elevatore.
La signora ha deciso di raggiungere il comune ed è riuscita a dialogare prima con L’assessore all’Istruzione Sonia De Toma, la quale le ha spiegato che in effetti il problema è reale, non si riesce ancora a risolvere per motivi tecnici, nonostante l’impegno profuso dalla parte politica. Non contenta, la donna caparbia, ha voluto andare alla fonte, recandosi direttamente dal dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale Ing. Ricchiuti, il quale – come ci riferisce la signora – si è leggermente urtato per essere stato importunato in orari non aperti al pubblico. La mamma dell’alunno ha fatto pressioni per essere ascoltata in quanto si trattava di una emergenza. L’Ingegnere finalmente le ha spiegato che la situazione dell’ascensore ancora non si riesce a risolvere, nonostante l’Ufficio comunale preposto abbia contattato ben quattro aziende, in quanto manca la linea telefonica, mai installata in fase progettuale, per servire la tromba dell’ascensore, per cui non vi è la possibilità di far scattare l’allarme attraverso la pulsantiera collegata alla linea telefonica in caso di necessità, qualora qualcuno rimanesse bloccato in ascensore.
Ebbene, mentre la signora nei prossimi giorni dovrà far prendere il permesso anche al marito per accompagnare il figlio a scuola e condurlo nell’aula posta al primo piano, resta inconcepibile che si inaugura in pompa magna un edificio scolastico antisismico a due piani, per poi costringere disabili e chi ne ha la necessità a non poter utilizzare un ascensore.
Si rivolge l’appello al Sindaco D’Apollonio di affrontare la questione già procrastinata oltre il limite di decenza e dare la possibilità a tutti di utilizzare il necessario elevatore.