di Pietro Tonti

Isernia e i Popolari per l’Italia di Vicenzo Niro, stranamente non coinvolti in questo primo momento pre elettorale nelle riunioni del centro destra. Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia non ritengono di condividere in un progetto elettorale i Popolari per la scelta del sindaco. Eppure, senza temi di smentita, nel Molise Vincenzo Niro, pur non avendo riferimenti di un forte partito nazionale, si è rivelato nelle elezioni comunali di Termoli e Campobasso di essere al vertice del primo partito in assoluto per numeri di consensi.

Certamente non lo si può ignorare nel contesto della scelta di un candidato sindaco per le prossime elezioni comunali di ottobre a Isernia, sarebbe un suicidio politico.

Ci sono persone validissime nelle fila dei Popolari che potrebbero meritare di rappresentare la città e governarla per i prossimi cinque anni.

Nel vertice romano odierno dei tre partiti di maggioranza al comune di Isernia,  si discuterà presumibilmente sull’assegnazione a Fratelli D’Italia del sindaco di Isernia, dopo che Forza Italia ha avuto il proprio rappresentante a Termoli, la Lega l’occasione del candidato sindaco a Campobasso, Fratelli D’Italia vorrebbe piazzare un proprio sindaco a Isernia.

Si fanno i conti comunque senza l’Oste e in questo caso l’oste è Vincenzo Niro, il quale potrebbe benissimo pretendere di scegliere questa volta un proprio rappresentante tra le fila del suo partito.

Cosa  legittima in questa regione, senza l’ingerenza romana a cui delegare scelte di probabili candidati primi cittadini.

Il clima si fa sempre più rovente e dai rumors, parrebbe che anche in Forza Italia ci siano cavalli e puledre di razza che scalpitano per un ruolo al vertice di palazzo San Francesco.  Tra il candidato di riferimento – al momento – Raimondo Fabrizio parrebbe ci sia anche la volontà della deputata Annaelsa Tartaglione di proporsi al ruolo di primo cittadino.

Qualora fosse confermata questa voce, nel partito di Berlusconi ci sarebbe un bel pò di maretta e si dovrebbe intervenire a sedare gli animi. Tra i due litiganti, come spesso accade, il terzo gode. Si attendono smentite o chiarimenti in merito. Non vorremmo che le voci siano solo un riferimento fantapolitico cittadino, di chi avverso al centro destra, prepara una campagna dissacrante per sminuire la forza di chi come Fabrizio è stato chiaro fin dall’inizio, ammettendo che sarebbe stato disponibile a candidarsi a sindaco, senza alcun dubbio o timori per le prossime elezioni; cercando consensi, tra i big e movimenti civici.

La strada è ancora lunga, presumibilmente le decisioni si prenderanno a settembre, se non ci sarà una convergenza unanime del centro destra su un’unica persona, in seguito all’incontro romano: cosa molto improbabile.