Riceviamo e pubblichiamo:

Finalmente il Sindaco getta la maschera e mostra il suo vero volto

La risposta che il Sindaco ha dato alle accuse del gruppo comunale della Lega, rappresenta in maniera plastica l’atteggiamento che ha il ladro quando si vede scoperto.

In questa risposta il Sindaco confonde le logiche politiche seguite in maniera chiara dal gruppo della Lega con quelle che lui stesso ha disatteso nella organizzazione della sua giunta.

Infatti i consiglieri Testa, Di Pasquale e Barbato, provenienti da liste civiche diverse di centrodestra, hanno aderito alla Lega in quanto unico partito “postideologico” che privilegia le politiche del fare rispetto all’ ideologia del “qualunquismo per la poltrona”, che è ben rappresentata dai 5 stelle a livello nazionale e dal sindaco di Isernia a livello locale.

E questo è tanto più vero ove si consideri che, per consolidare la sua traballante maggioranza e salvaguardare la poltrona sua e del suo esecutivo, il Sindaco, è stato ben disposto a snaturare la sua linea politica originaria che avrebbe dovuto essere di centrodestra, nominando assessore con deleghe importanti la consigliera Linda Dall’Olio, orgogliosamente eletta nelle fila del centrosinistra.

E’ una vera e propria dimostrazione di trasformismo politico che evidenzia quanto siano false e pretestuose le motivazioni scritte dal Sindaco.

Ma vi è di più, con il suo comunicato il Sindaco getta finalmente la maschera della sua falsa integrità morale esibita ai quattro venti fino ad ora.

Non passa inosservata infatti la gravissima affermazione in cui, in merito al gruppo Lega al Comune di Isernia, il Sindaco asserisce di averne consentito ed approvato la costituzione facendo votare ai consiglieri di maggioranza una modifica statutaria che riduceva il numero minimo dei consiglieri necessari alla costituzione di un gruppo da 3 a 2.

modifica statutaria sia per un giusto riconoscimento ad un partito di livello nazionale appartenente alla medesima area politica, sia confidando in possibili e logiche convergenze su scelte politiche programmatiche

Il Sindaco in pratica ammette di aver piegato lo Statuto Comunale, acconsentendo ad una sua modifica, per servirsene per un tornaconto politico personale, ovvero per sopperire alla continua emorragia dei suoi consiglieri (stanchi di sostenere un’amministrazione fallimentare) e per un atto di servilismo nei confronti di un partito nazionale.

Il Sindaco ancora una volta, quindi, non solo dimostra il suo disprezzo per le istituzioni ma anche per i consiglieri tutti, umiliandoli e riducendoli al rango di burattini yesman pronti a votare qualsiasi cosa al suo semplice comando.

Ebbene caro Sindaco oggi le faremo scoprire una cosa:

I Consiglieri Comunali di Isernia che a grande maggioranza votarono l’emendamento allo Statuto, non lo fecero perché proposto da qualcuno o per i suoi meschini giochi di palazzo, ma semplicemente perché ritennero quella modifica corretta nella forma e nella sostanza.

La normativa nazionale infatti aveva previsto dal 2011 la riduzione del 20%  del numero dei consiglieri comunali, che quindi ad Isernia passavano da 40 a 32, pertanto era giusto come già fatto anche in altri comuni (es. Campobasso) e per altri organi (es. le commissioni consiliari) che lo statuto recependo tale modifica adeguasse proporzionalmente il numero di consiglieri minimo necessario alla costituzione di un Gruppo Consiliare.

Ad ogni buon conto riteniamo che le chiacchiere dell’amministrazione non siano degne di ulteriori repliche poiché è sotto gli occhi di tutti l’immobilismo di questa amministrazione sulle problematiche da noi richiamate.

Strisce blu, sanità, immigrati, università, piscina, auditorium, palazzo Jadopi, frana di via Occidentale… in 4 anni e mezzo ad Isernia non si è smosso un granello di sabbia che non fosse mosso dal vento!!

Di seguito si riportano le considerazioni dei consiglieri Di Pasquale e Barbato chiamati in causa personalmente dal Sindaco.

 

GIANLUCA DI PASQUALE

Intanto ringrazio per il pensiero e il tempo che ci è stato dedicato ed un chiarimento ai cittadini che mi hanno votato ed a cui dedico le mie attenzioni. E personalmente ringrazio il sindaco e gli assessori che mi hanno mostrato vicinanza nei primi cinque mesi dei dodici di assenza, causati da motivi seri e strettamente familiari.

Ritengo tuttavia opportuno precisare che nonostante le mie assenze – sempre giustificate via pec, ma mai richiamate in consiglio – ho collaborato attivamente con il primo cittadino. Un esempio su tutti: è stato il sottoscritto a favorire contatti rapidi con l’Unimol (facoltà di Ingegneria) quando si è affrontato il tema della vulnerabilità sismica degli edifici scolastici, contribuendo così a placare gli animi dei genitori.

Anche così si collabora per il bene della collettività. E i miei costanti contatti professionali  con la dirigenza dell’ufficio tecnico ne sono una testimonianza. È inutile rinchiudersi 5 anni in municipio se poi non si danno risposte ai cittadini. I miei interventi, invece, hanno permesso di dare risposte concrete, anche relativamente a piccoli interventi ed alcune protocollate dai cittadini ancora non evase da due anni per la realizzazione dell’illuminazione pubblica nelle borgate per motivi di sicurezza. Che poi sono quelli che la gente chiede ogni giorno agli amministratori.

Al netto dei problemi personali (oltre a quelli familiari, ricordo che sono stato costretto a trasferirmi fuori regione per motivi di lavoro), trovo superfluo partecipare ai consigli, anche alla luce dei tutt’altro lusinghieri risultati raggiunti per fare solo lo yesman.

Un esempio su tutti: le strisce blu. Sono state gestite talmente male che ora ci ritroviamo con una ditta che opera da un anno senza contratto. Per non parlare delle multe annullate dal giudice di pace.

E poi le mie proposte non sono mai state prese in considerazione. In commissione, ad esempio, su indicazioni dei residenti del centro storico, avevo proposto  il senso unico su corso Marcelli, in modo da poter raggiungere subito il pronto soccorso in caso di emergenza accorciandone fortemente i tempi e, contestualmente, far liberare le due traverse di via Roma il giovedì e il sabato, occupate da bancarelle con lo stesso obiettivo. Tutto condiviso dalla commissione e messo a verbale. La proposta si è fermata in giunta.

In definitiva preferisco non partecipare al valzer tra gruppi e poltrone pur di conservare la maggioranza. Una maggioranza nella quale non mi riconosco e dalla quale ho ritenuto opportuno prendere le distanze.

Ai giochi di una politica ormai obsoleta che non ha portato assolutamente nessun risultato non ci sto. Preferisco la coerenza e il rispetto dei miei ideali politici che mi hanno sempre contraddistinto.

A voi Sindaco ed assessori un buon lavoro .

IRMA BARBATO

È vero, lo ammetto!

Mi è stato  difficile all’inizio capire la vera politica, a causa della complessità di funzionamento delle dinamiche di conflitto dei partiti politici.

Poi ho studiato, riflettuto, ho capito tanto, parlando con la gente e, soprattutto, conoscendo i loro problemi e all’improvviso sono diventata un funambolo. Però, alla fine, mi ha condotto sulla strada che io oggi ritengo più valida.

Essere stata un funambolo, come qualcuno mi definisce, che poi è un sostantivo che può significare anche avere molto equilibrio, ha significato per me capire dove sta veramente la politica vera, ha significato capire le persone che ti circondano e come fanno politica, ha significato  capire chi fa politica per aiutare il popolo e il proprio paese e chi sta lì solo per occupare poltrone e vivere dei soldi della povera gente che, invece, chiede a noi di essere aiutata.

Essere stata funambolo mi ha forgiata ancora di più ed ha reso la mia corazza ancora più forte. Ed ora ho capito da che parte stare per fare politica seria. Evidentemente quel qualcuno ha pensato che fare il funambolo significhi trovare un posto al sole.

Niente di tutto questo, io cerco di stare con la gente, in mezzo a loro e aiutare chi ha bisogno, aiutare soprattutto le donne in difficoltà. Cose che non ho mai visto fare dal nostro primo cittadino che in cinque anni è stato un fantasma trincerato dietro un muro di gomma.

Detto ciò, faccio presente che la mia coerenza sia inattaccabile: sono stata, comunque, sempre nel centrodestra a difendere un progetto politico che alla fine, mio malgrado, non ha prodotto nulla, ne’ per il popolo e ne’ per la nostra città.

Altresì, faccio notare, invece, la poca coerenza del nostro primo cittadino che pur di rimanere sulla poltrona più alta si è avvalso dell’aiuto di un esponente di sinistra, dimostrando a tutti una sorta di politica astratta che non ha nulla a che vedere con la politica vera.

Infine, trovo vergognoso che un Sindaco non appoggi un progetto sociale, tenuto da personaggi di alta cultura, che abbraccia un tema importante della nostra società: il Bullismo.

Un evento organizzato dalla consigliera Irma Barbato, con tanto impegno e difficoltà, non condiviso solo perché il funambolo è passata nella Lega.

Alla consigliera Irma Barbato le viene strano pensare che ad Isernia la cultura divida le persone per il solito becero dispetto.

GRUPPO LEGA SALVINI PREMIER