di Pietro Tonti

Grande e sentita manifestazione di protesta. Per la prima volta in assoluto nella storia della nostra regione, il popolo si reca presso la Procura  per denunciare un Presidente del Consiglio e i suoi ministri.

Erano oltre un centinaio le persone che ieri mattina dalle ore 10:00 e fino alle 13:00 in fila con educazione e pazienza si sono recati presso la Procura di Isernia per denunciare  il Presidente del Consiglio Draghi e i suoi ministri per le gravi violazioni alla libertà individuale  inferte ai cittadini con il ricatto  attraverso il green pass e l’obbligo vaccinale.

Un evento organizzato dal coordinamento regionale di “No Green Pass” con Paragone Italexit. La denuncia redatta dall’Avv. Marco Mori del foro di Genova, si articola in ben nove pagine di specifiche evidenze che dimostrano come in via coercitiva si inducono i cittadini all’obbligo vaccinale con le numerose limitazioni agli accessi alle attività principali.

Con i decreti legge emanati nel corso delle ultime festività natalizie, il Governo, sempre con il fine di usare metodi di coercizione violenta verso chi non vuole vaccinarsi, ha esteso l’obbligo vaccinale indiretto (“super green pass”), tra l’altro (oltre che per tutta una serie di attività che potrebbero definirsi “voluttuarie”, ma di comune esercizio), per: – l’utilizzo dei trasporti pubblici; – la pratica degli sport di squadra anche all’aperto.

Con l’ultimo, in ordine cronologico, dei provvedimenti in parola, (decreto n. 1 del 7 gennaio 2022), si è ancora alzata l’asticella vietando il lavoro senza avere  effettuato il vaccino o essere guariti dal covid a tutti coloro che hanno più di cinquant’anni fino al 15 giugno 2022 e imponendo l’uso del tampone ogni 48 ore sostanzialmente per qualsiasi attività sociale.

Obbligo di tampone da cui i vaccinati sono invece esclusi ancora una volta a riprova di come detto strumento sia una misura prettamente ricattatoria, diretta a spingere al vaccino, e non una scelta diretta alla tutela della salute pubblica.

Se fosse la salute l’obiettivo l’obbligo di tampone sarebbe stato imposto anche ai vaccinati, che come evidenziato dai dati possono contagiarsi e contagiare allo stesso modo dei non vaccinati. Ma ovviamente l’obiettivo era solo il ricatto.

di seguito il servizio con l’intervista al portavoce di Italexit con Paragone Molise Andrea Capecce.