Controlli straordinari sono stati predisposti dai Carabinieri in varie zone della provincia di Isernia. Ad entrare in azione i militari delle Stazioni di Monteroduni, Frosolone, Cantalupo nel Sannio e Sesto Campano.
Tredici le persone nei cui confronti sono scattate denunce o misure di prevenzione per reati che vanno dal furto alla truffa, dalle intercettazioni illegali al porto abusivo di armi. Denunciato per furto aggravato di attrezzature edili, asportate all’interno di una rimessa, un 50enne della provincia di Campobasso, e per lo stesso reato, cinque giovani di età compresa tra i 18 e i 20 anni, residenti nel capoluogo “pentro”, sono stati denunciati per aver asportato da un magazzino derrate alimentari per un valore complessivo di circa cinquecento euro.
La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita al legittimo proprietario. Altri due giovani isernini, entrambi 20enni, sono stati invece denunciati per porto abusivo di armi, in quanto trovati in possesso di un coltello a serramanico di genere vietato ed un bastone ferrato. Entrambe le armi venivano sottoposte a sequestro. Un 40enne, anch’esso isernino, è stato denunciato per truffa aggravata, in quanto aveva messo in vendita online strumenti musicali, di fatto inesistenti, acquistati per la somma di duemila euro attraverso pagamento su carta postepay, da un 30enne di Isernia, procurandosi così un ingiusto profitto. Un 50enne isernino, è stato denunciato per interferenze illecite nella vita privata. I Carabinieri hanno scoperto che l’uomo attraverso l’installazione di due microspie posizionate all’interno dell’abitazione, registrava le conversazioni private della ex moglie, tenendo così sotto costante controllo tutti i suoi movimenti e le sue frequentazioni.
Infine tre pregiudicati per furto ed altri reati contro la persona ed il patrimonio, un 30enne, un 28enne ed un 27enne, tutti di Mondragone in provincia di Caserta, sono stati sorpresi mentre si aggiravano nei pressi di alcune abitazioni isolate.
Fermati ed accompagnati in caserma, non avendo saputo fornire valide giustificazioni circa la loro presenza in provincia di Isernia, è scattata nei loro confronti la procedura per l’applicazione della misura di prevenzione del rimpatrio con foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno.