Nella serata di ieri c’è stato un nuovo blitz antidroga eseguito dai Carabinieri, uno dei tanti avvenuti nelle ultime settimane, che dimostra quanto sia florido il mercato della droga in città. Grazie a questi blitz anche i balordi seriali per un po’ si sono dileguati. La stazione di Isernia, come ben noto, è alla mercè di spacciatori, sbandati, tossici e alcolizzati. In più è diventata un salotto per bivaccatori nullafacenti che per tutto il giorno arredano l’area con la loro inutile presenza.
Abbiamo più volte denunciato con i nostri articoli la situazione di degrado che è sotto gli occhi di tutti, ma risposte in merito non ne sono mai arrivate. Tre mesi fa abbiamo lanciato la nostra proposta per migliorare, almeno in parte, una situazione che francamente è sfuggita di mano: “consentire l’accesso in stazione solo ai viaggiatori muniti di biglietto”. Una proposta che come immaginavamo è caduta nel vuoto, si preferisce far finta di non vedere invece di tentare di risolvere i problemi.
Dall’amministrazione in carica sul tema stazione silenzio tombale, evidentemente ci sono cose più importanti da risolvere, ne prendiamo atto. Per fortuna le forze dell’ordine hanno deciso di agire con determinazione e da qualche settimana gli uomini dell’Arma, con pattuglie di militari in uniforme e talvolta anche in borghese a bordo di auto “civetta”, sorvegliano l’area, intenzionati a garantire la massima sicurezza e la tranquillità ai cittadini e viaggiatori che frequentano lo scalo ferroviario, in modo da prevenire fenomeni di criminalità e di illegalità.
Non possono essere solo Polizia e Carabinieri a fare tutto il lavoro, non è semplice sorvegliare l’area h24 con i pochi mezzi a disposizione. Sappiamo bene, che una volta allentata la morsa, tutto tornerà come prima. Nel frattempo restiamo in attesa degli sviluppi del ‘Patto per la Sicurezza’ e delle benedette telecamere da installare nei punti nevralgici della città. E’ ora che anche il sindaco e la sua giunta si facciano carico del problema e trovino soluzioni adeguate per dare un minimo di lustro ad un luogo che rappresenta il biglietto da visita della città.
Nibbio