Filomena Calenda – consigliere comunale-fa sentire la sua voce per sostenere:
“ancora una volta il Governo regionale deve farsi riconoscere per i suoi “magheggi”!…
Nella fattispecie riferiti al possibile rinvio delle elezioni regionali al 22 aprile 2018;
ergo: no election day il 04 marzo 2018!….
Il medesimo Governo ha approvato una legge con la quale ha portato lo sbarramento
delle coalizioni al 10%, laddove, altre regioni, per aver attuato lo stesso sbarramento,
sono state costrette a ritoccarlo, con l’intervento del Ministero competente!
Forse nel momento in cui si discuteva di legge elettorale si pensava ad altro?
Votare in due momenti, ossia il 4 marzo per le politiche ed il 22 aprile per le regionali,
significa sperperare altro denaro pubblico- all’incirca 3/milioni di euro-far sì che i cittadini debbano recarsi alle urne in due tempi diversi.
In simile modo si spingono gli elettori all’astensionismo e si alimenta la sfiducia verso la politica che, secondo la pubblica opinione, è di “inciuci” e di “chiacchiere”.
Avvicinandosi il periodo carnevalesco, Filomena Calenda, sostiene che le chiacchiere possono essere acquistate in pasticceria, quindi chiede a gran voce- a tutti i politici- di essere pragmatici ed imporsi -su chi ha deciso- che, ancora una volta, dobbiamo distinguerci da altre realtà: Lombardia e Lazio che, voteranno in unica tornata ossia nella sola giornata del 4 marzo 2018.
Filomena Calenda rimarca che non le interessano le strategie politiche, ma i fatti concreti affinchè la regione di appartenenza possa uscire dalle tenebre in cui è stata
catapultata a causa della superficialità di che l’ ha- sino ad oggi- governata”.