di Pietro Tonti

Grande incertezza e indecisioni fin da oggi nel centro destra a Isernia sulla scelta del candidato sindaco unitario, sarà battaglia aperta nei partiti dell’attuale maggioranza amministrativa. Il Sindaco dalle voci che circolano, non avrebbe intenzione di ricandidarsi e quindi lascerebbe libero arbitrio ai partiti di scegliere un soggetto che possa mettere tutti d’accordo e possa essere faro guida della programmazione futura della città.

Dalle posizioni di quasi tutto il centro destra, nelle prossime elezioni, si vuole evitare di trovare nella società civile il candidato sindaco, deve essere un politico militante. In questo contesto si ridurrebbe la platea dei candidati al vertice ed emergono sempre i nomi già citati in altri articoli. Stefano Testa per la Lega, Raimondo Fabrizio per Forza Italia, Giovancarmine Mancini per il Movimento Sociale Alleanza per il Futuro. Si vocifera di Eugenio Kniahynicki per Fratelli D’Italia e l’attuale Vicesindaco Cesare Pietrangelo per Isernia in Comune (lista civica), ma anche Giovanni Fantozzi è stato tirato in ballo come possibile candidato per I Popolari. Esterni ai maggiori partiti, ex pentastellato l’Avv. Oreste Scurti in cerca di alleanze condivise. Insomma, una poltrona per troppi pretendenti che per le elezioni amministrative 2021, nella città pentra potrebbero determinare anche una sconfitta sonora per l’intero centro destra.

Le lagnanze dei cittadini sono riscontrabili in ogni post sui social, dal seguito e dalle centinaia di commenti negativi; dalla litigiosità riscontrabile in ogni assise civica, le prossime elezioni potrebbero davvero riservare sorprese per i partiti dell’attuale maggioranza.

Intanto il PD affila le armi e guarda ad un papabile candidato eccellente senza macchia e paura, quale potrebbe essere l’Arch. Massimo Sterpetti. Il suo nome sta facendo il giro della città e sulla sua persona sembrerebbe si stiano catalizzando le aspettative non solo del centro sinistra, ma anche degli scontenti di destra.

Posizione che si potrebbe rafforzare con l’accordo con i pentastellati, deboli su Isernia da portare un proprio candidato sindaco alle elezioni, ma forti se decidessero di puntare su un candidato condiviso con il PD. L’accordo pentapiddino quindi potrebbe sortire a Isernia un effetto di trascinamento, aprendo le porte a un possibile cambio di rotta, da destra a sinistra, come è già accaduto nel 1993, dopo 50 anni di dominio di centro destra con la lista il Ponte che elesse Marcello Veneziale. Corsi e ricorsi storici, i quali nel 2021 si potrebbero ripresentare, qualora i partiti di maggioranza attuale, non riusciranno a  trovare una quadra unanime su un unico personaggio politico che possa essere rappresentativo di tutti.