EDILIZIA SCOLASTICA

Il sindaco di Isernia, Giacomo d’Apollonio, in relazione alla chiusura della sede della scuola San Pietro Celestino per motivi connessi alla scarsa sicurezza statica dell’edificio e al conseguente spostamento delle scolaresche in strutture private, ribadisce quanto già chiarito più volte in interventi pubblici o attraverso la stampa.

In particolare, il sindaco, con riferimento a ripetute indicazioni provenienti anche da esponenti politici locali, che hanno prospettato, quale soluzione, la sistemazione delle classi nel vicino edificio, un tempo appartenente alla famiglia De Baggis e ora di proprietà comunale, ha inteso precisare ancora una volta i motivi che impediscono tale scelta.

«Il trasferimento degli alunni della San Pietro Celestino nei locali della palazzina ex De Baggis, in corso Marcelli, non è praticabile – ha affermato d’Apollonio –. Lo stabile De Baggis fu quasi completamente ristrutturato alla fine degli anni ottanta, ossia ben prima delle normative antisismiche del 1996 e del 2008, che è quella attualmente di riferimento. Nel 2010 l’immobile è stato oggetto soltanto di alcuni interventi migliorativi, non strutturali. Possiede un numero di locali ridotto e di ampiezza limitata, caratteristiche che non consentono di accogliere classi di venti o più alunni. I servizi idrico-sanitari sono insufficienti e furono realizzati pensando ad una utenza di adulti e non già di minori in età scolare, circostanza che li rende del tutto inadeguati.

La situazione è questa, e mi rendo conto dei disagi che crea alle famiglie dei ragazzi costretti a raggiungere ogni mattina altre sedi. L’Amministrazione comunale lavora incessantemente per trovare le giuste soluzioni, soprattutto in funzione della sicurezza dei plessi ma anche per l’organizzazione del servizio scuolabus. L’obiettivo principale resta l’ultimazione del Polo  ‘Scuola Sicura’ nel quartiere San Leucio, a cui si aggiungono altre possibilità già rese note da me e dall’assessore De Toma, come ad esempio la struttura prefabbricata da realizzare nell’area in località Tremolicci. Per accelerare il raggiungimento di tali obiettivi, occorre il sostegno finanziario della Regione Molise, di Organi Centrali e la proficua azione collaborativa delle imprese deputate alla realizzazione delle opere».