Riceviamo e pubblichiamo missiva dell’ex Assessore comunale di Isernia Dott. Domenico Di Baggio:
<<Apprendo, con non poco stupore, che l’incarico assessorile che il sindaco Castrataro ha inteso attribuirmi ad inizio consiliatura sia stato il frutto di un accordo prelettorale.
Sinceramente, le dichiarazioni a ruota libera del neopresidente del Consiglio comunale, Sergio Sardelli, nel corso della trasmissione Livetoday condotta dal giornalista Piero Tonti e andata in onda su Tvi, mi lasciano davvero interdetto perché non hanno alcun fondamento di realtà, sono completamente sganciate da ogni verità oggettiva e, tra l’altro, da ogni logica.
Il principio assunto dal sindaco Castrataro in merito alla composizione dell’Esecutivo è stato quello del riconoscimento ottenuto da ogni eletto in termini di gradimento. Quindi, quale accordo avrebbe potuto essere stipulato prima del voto? A urne chiuse, inoltre, visto il risultato, ero in possesso dei requisiti oggettivi stabiliti dal sindaco stesso.
Perché mai il presidente Sardelli, di cui ho indiscussa stima, rivela questo falso scoop solo oggi, a 30 mesi dal voto e a margine della sua elezione – ormai ratificata – alla carica di vertice dell’assemblea consiliare?
Non ritiene, Sardelli, che queste sue parole possano minare anche l’immagine del sindaco, quella del fronte progressista di cui lui è parte e che sostiene l’Esecutivo Castrataro e, ultima ma non per ultima, la considerazione della comunità isernina?
Tutto questo, a mio avviso, rischia di ingenerare esclusivamente effetti collaterali dannosi.
Per quello che mi riguarda – e immagino, anzi sono certo, di interpretare anche il pensiero del sindaco Castrataro – gli accordi preelettorali su cariche da assumere e sulla durata a tempo delle stesse hanno lo stesso retrogusto amaro del clientelismo.
Quale sarebbe l’utilità, per un consigliere comunale eletto con oltre 200 preferenze, di accettare un assessorato a tempo determinato che contempla anche le dimissioni dal Consiglio comunale?
Secondo il criterio utilizzato per l’individuazione della squadra di governo cittadino, per essere assessore avrei dovuto riportare un ottimo risultato elettorale. E questo ‘dettaglio’ poteva essere noto prima del voto così da poter sottoscrivere questo fantomatico accordo preelettorale?
Mi spiace dover constatare che, come prima uscita pubblica da presidente del Consiglio comunale, ruolo che impone imparzialità e anche una consapevolezza maggiore di quanto si dichiara, credo che le affermazioni dell’amico – e ripeto stimato – Sergio Sardelli, su questo specifico argomento, siano state fuori luogo, fuori contesto, irragionevoli, superficiali e anche scivolose.
Pertanto, le smentisco categoricamente: il diritto di sedere in Giunta lo ha sancito il risultato elettorale.
Nessun accordo preelettorale, nessuna Giunta costruita a tavolino ma solo il grande e dovuto rispetto per il consenso degli elettori>>.