di Pietro Tonti

E’ vero quando i cittadini di Isernia attraverso facebook dichiarano: gli assessori pensassero ad invertire la tendenza al disastro della città e meno alle beghe politiche interne alla maggioranza che a noi non importano un fico secco.

Come dargli torto. Intanto, nonostante nel corso degli anni la politica è scesa sul gradiente popolare a livelli di numeri relativi, per l’incapacità di rispondere alle esigenze dei cittadini, all’interno delle mura di Palazzo San Francesco, il meno adatto alla politica è il Sindaco, in quanto si è ritrovato catapultato nel ruolo di primo cittadino, senza alcuna militanza pregressa in politica, sperando di poter agire nel bene comune della città, ritrovandosi spesso alla berlina, non volendo e non riuscendo a bilanciare le idee contrastanti provenienti dalla sua Giunta, dagli assessori che di politica invece sono intrisi.

L’esempio di quanto esposto è accaduto qualche giorno fa, nell’intenzione mal celata di non permettere l’entrata in giunta del nono assessore dei Popolari per l’Italia, in persona di Gianni Fantozzi. Cinque assessori si sono palesati intenzionati a rimettere le dimissioni nelle mani del sindaco qualora avesse aperto la porta a Fantozzi in Giunta.

I cinque, citiamoli per chiarezza di informazione: Antonella Matticoli, Pietro Paolo Di Perna, Domenico Chiacchiari, Linda Dall’Olio ed Emanuela Guglielmi.

I dimissionari, contattando il collega Direttore di Isernia News Pasquale Bartolomeo, dichiarano le loro intenzioni, ma nella recente trasmissione andata in onda su Teleregione, il Sindaco incalzato dal collega Pasquale Damiani nega che ci fossero ostacoli all’entrata in scena in giunta del nono assessore da parte dei 5 dimissionari.

Siamo oggi a dover difendere la categoria. Ad avvalorare la verità dei fatti, vi è l’articolo di moliseprotagonista.it, nella stessa giornata delle “presunte dimissioni” in cui nel titolo si afferma: Isernia – d’Apollonio in balia di assessori pivelli, chiede aiuto all’esperto Fantozzi in Giunta.

Anche in questo caso, e forse proprio per questo motivo, in uno scatto di orgoglio i cinque avevano maturato l’idea delle dimissioni, mai presentate ufficialmente, ma Fantozzi in Consiglio comunale, citava proprio l’articolo con il sostantivo “pivelli”.

Quindi Tutti sapevamo delle palesate dimissioni dei 5 contestatori all’ingresso dei Popolari in giunta, e nessuno ha mai smentito prima del sindaco, affermando che l’intenzione delle dimissioni era un falso giornalistico.

Non crediamo che il buon D’Apollonio nella sua affermazione abbia detto il falso, crediamo che non sia stato informato direttamente dai cinque presunti dimissionari, per cui scampato il pericolo, almeno per il momento dell’ingresso di Fantozzi in giunta, si sono guardati bene dal rimettere le dimissioni nelle mani del sindaco.

Ma quello che ci preme sottolineare è che nessun giornalista ha affermato il falso, anzi se qualcuno lo ha fatto non sono certo i direttori delle testate che il primo cittadino non volendo ha dovuto accusare di dire fesserie. Le bugie hanno le gambe corte e la verità viene sempre a galla. Cari assessori, ascoltate la voce del popolo: meno politica e più fatti concreti per la città.