Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni sulla riunione del Consiglio comunale di Isernia di martedì 19 novembre, del Consigliere comunale dei Popolari per l’Otalia Giovanni De Marco:

<<Con grande stupore ho assistito a quanto accaduto ieri nel Consiglio comunale, la caduta di stile di determinati personaggi non fa che convincermi che lo spessore culturale e morale di questa amministrazione sia il più basso in assoluto.

Mi riferisco a chi ha atteso la nostra uscita e approfittato della stessa per definirci con termini che non ripeto, in quanto conosco la lingua italiana e le buone maniere.

Sono basito per quanto accaduto in questi giorni, il Sindaco ci chiede aiuto, il nostro gruppo, formato da giovani e guidato da persone con esperienza come Gianni Fantozzi, Salvatore Azzolini ed Enzo Di Luozzo lo ascoltiamo, ci riuniamo e accettiamo di dare una scossa.

La scelta è privarci del capogruppo per dare una mano concreta, d’altronde Fantozzi può fare la differenza, ha capacità e competenze e noi puntiamo al massimo.

Lui accetta – sia ben chiaro- senza gravare sulla città, costo zero, Isernia prima di tutto. Lo comunichiamo e come spesso accade i risvolti e la realtà supera la fantasia, mezza giunta e qualche consigliere dimissionari.

Certo qualcuno farebbe bene a farlo a prescindere da questa situazione, mi chiedo per quale motivo dovrebbero farlo, in nome di quale interesse o disegno, se si pone al centro il bene della città è un’azione che risulta assurda. Forse il Sindaco ci ha chiamato non avendo a potere decisionale, risultando commissariato da qualche gruppo di assessori e consiglieri? Il capo di una amministrazione che non può decidere, per quanto mi riguarda è un fatto anormale. Dopo l’ennesimo schiaffo io e il mio gruppo ci alziamo e abbandoniamo l’aula. Va sottolineato che fino ad oggi siamo stati presenti, ci siamo assunti le responsabilità di votare, abbiamo parlato, siamo intervenuti, insomma ci abbiamo messo la faccia.

Quello che accade dopo è surreale, dopo l’ennesima mano tesa, si scatena una vera e propria manifestazione di codardia contro il nostro gruppo, il tutto condito con pseudo insurrezionalisti e falsi salvatori della patria.

Interventi senza alcun minimo contraddittorio, con qualche assessore e Consigliere compiaciuto:  è il festival della caduta di stile e dello sciacallaggio.  Qualcuno vorrebbe banchettare sul nostro corpo, ma noi ci siamo e continueremo a lottare per il bene di Isernia, con il nostro spirito critico di chi è consapevole che si può e si deve fare di più; spirito nobile che ahimè a molti è sconosciuto>>.