Dopo le recenti reiterate accuse di insensibilità e reticenza della Provincia di Isernia alle richieste di documentazione necessarie a testimoniare la sicurezza delle scuole superiori di Isernia arriva la precisazione del Presidente Coia.

“Rigettiamo al mittente le accuse di inadempienza ed inerzia sul tema della sicurezza dei nostri istituti superiori. Abbiamo in più occasioni affermato con parole e fatti che la sicurezza dei nostri studenti è nelle priorità di questa amministrazione e che tale tema – precisa Coia – va affrontato con il dialogo costante con studenti, genitori ed operatori scolastici.

Citiamo alcuni passaggi che esprimono con evidenza che tale dialogo non è mai venuto meno e che negli incontri avuti abbiamo più volte dichiarato che stiamo mettendo in sicurezza due istituti (Cuoco e Fascitelli per circa 2 milioni di euro ) sui sei della città di Isernia, a valere sul finanziamento triennale della Regione Molise annualità 2015 (10 milioni impegnati in totale); che sugli altri istituti abbiamo fornito dati certificati sugli indici di vulnerabilità sismica; che sull’ITGC Fermi abbiamo in cantiere una progettazione per 2,5 milioni a valere sulla annualità 2017 per l’adeguamento sismico al pari degli istituti di Agnone per pari importo e siamo in attesa di finanziamento regionale; che sul Liceo Artistico Manuppella abbiamo effettuato prove di carico sui solai e stiamo iniziando a effettuare ulteriori indagini di sicurezza sismica al pari del Fermi.

Che nel corso di questi mesi, oltre le numerose dichiarazioni stampa che confutavano le nostre analisi e determinazioni oltre che scelte tecnico-progettuali, registriamo:

– 3/12/2014 decreto scuole sicure MIUR Provincia di Isernia finanziamento istituti Isernia-Venafro-Agnone 450.000 €;

– 1-10 giugno 2015 la Provincia di Isernia partecipa ai seminari sull’anagrafe regionale degli istituti scolastici per la sicurezza;

– Agosto 2015 la Provincia di Isernia firma decreto concessione 2 milioni di euro a valere sui 10 milioni concessi dal piano nazionale (D.M. 23/01/2015 annualità 2015 per 14 interventi) sulla sicurezza e adeguamento sismico (Fascitelli 600.000 €, Cuoco 1.400.000 €);

– 21/01/2016 una delegazione di studenti incontra il Vice Presidente Carrino ed il delegato Di Pilla per una disamina della situazione sicurezza degli istituti superiori di Isernia ;

– 26/09/2016 Il Comitato scuole sicure chiede documentazione sulla sicurezza istituti che viene regolarmente rilasciata, la precedente richiesta era generica e troppo voluminosa ;

– 10/11/2016 Manifestazione scuole sicure ad Isernia, il Presidente prende impegni per un ulteriore incontro per la mattina seguente, a cui partecipa Di Pilla e i tecnici della Provincia , vengono fatti ulteriori chiarimenti ;

– 29/11/2016 il Comitato presenta una controrelazione (a firma Ing. S. Biello) contestando i dati forniti dalla Provincia ;

– Dicembre 2016 i Tecnici della Provincia si incontrano per un aggiornamento degli elaborati da dare alla Regione relativi agli adeguamenti del Fermi e dell’Istituto Alberghiero di Agnone, si esaminano alcune soluzioni , tra le quali la possibilità di affrancare i pilastri del Fermi del peso della sovra elevazione del terzo piano, rendendoli maggiormente resistenti ;

– 14/12/2016 il Comitato Scuole sicure contesta le risultanze della Provincia e chiede intervento Prefetto e inoltre l’immediato sgombero del terzo piano del Fermi sulla tesi che la Provincia ne abbia testimoniato la pericolosità con un “presunto“ decreto di abbattimento;

– 19/12/2016 il Prefetto incontra Sindaco, Presidente Provincia e tecnici per un summit sullo stato della sicurezza, esaminato dossier comitato scuole sicure ;

– Successivamente il Comitato ha sollevato numerose lagnanze sullo stato del riscaldamento al ‘Fermi’ e al ‘Manuppella’, risolto con interventi tampone, evitando la chiusura delle scuole, dovuto alle basse temperature, straordinariamente molto al di sotto di quelle previste dalla Legge 10/91 che qualifica Isernia come zona termica di tipo D, e alle copiose nevicate registratesi a partire dal 05/01/2017; una delegazione di studenti è stata ricevuta in Provincia dal responsabile del settore;

– Gennaio 2017 il Comitato continua a reclamare certificazioni di sicurezza e minaccia querele e denunce penali per una presunta mancanza di risposte da parte delle amministrazioni locali e si appella al Prefetto per ottenere lumi sul cronoprogramma degli interventi esposti nel summit del 19/12/20169 e del relativo stato di avanzamento delle richieste di finanziamento.

Fin qui la cronistoria della querelle tra la Provincia ed il Comitato Scuole Sicure, tra l’altro a ridosso delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale, di una nevicata straordinaria che non si vedeva da 45 anni, che ha messo a dura prova la tenuta del piano neve della Provincia, di impianti termici vetusti con problemi di manutenzione straordinaria.

Ribadiamo che il problema della sicurezza degli studenti non è stato e non è tuttora sottovalutato da questa Amministrazione Provinciale, che ha chiesto al Governo finanziamenti adeguati per strade e istituti superiori, che sta seguendo costantemente il piano triennale nazionale per l’adeguamento sismico dei nostri Istituti, che sta ultimando due dei sei istituti presenti nel capoluogo di provincia e nell’anno saranno terminati i lavori. Come Provincia abbiamo adottato in tempo il Piano di dimensionamento scolastico con l’impegno di rivedere i piani di adeguamento in relazione al calo della popolazione scolastica.

Riteniamo, alla luce di quanto fatto finora, di avere le carte in regola per fare le cose secondo legge. Non stiamo sottovalutando il tema della sicurezza scolastica, siamo coscienti di vivere in zona simica e, compatibilmente con le risorse messe a bando dallo Stato, stiamo programmando l’adeguamento degli istituti secondo una scala di priorità desunta dai dati forniti dai nostri tecnici. Siamo disponibili al dialogo e alla consegna di tutto il materiale in nostro possesso, secondo le disposizioni di legge.

Ma una cosa non possiamo accettare: che le priorità, le relazioni sulla sicurezza degli istituti, gli allarmi sulla pericolosità degli stessi, gli interventi da porre in essere siano dettati da Comitati spontanei o organizzazioni parapolitiche. Il Consiglio provinciale neo eletto e questo Presidente non abdicheranno al loro ruolo di indirizzo ma lo eserciteranno democraticamente con il necessario dialogo, confronto e assunzione di responsabilità conseguenti”