Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera aperta rivolta all’Ass.re Sonia De Toma.

Gent.mo Assessore De Toma

Ho letto l’articolo su un quotidiano locale on-line e mi sono sentito in dovere di scriverle questa lettera “aperta”, in risposta alle sue affermazioni riportate in data 21/08/2018 dalla testata giornalistica in questione.

Mi sento in dovere di intervenire e di difendere personalmente da questo attacco gratuito ed infondato i tanti aderenti a questo “Comitato” e tanti liberi cittadini che pur impegnati non vi hanno aderito.

Le sue affermazioni oltre che essere fortemente offensive mettono in dubbio l’integrità intellettuale di quanti in questi mesi hanno lavorato al fianco delle Istituzioni in modo del tutto disinteressato, nella trasparenza, perseguendo l’equità delle soluzioni, ovvero il bene di tutta la popolazione scolastica.

Liberi cittadini, genitori, madri e padri, operai, impiegati, imprenditori, disoccupati, dovrebbe essere orgogliosa di amministrare una città ove ci sono cittadini liberi e pronti a dedicare gratuitamente e disinteressatamente il proprio tempo e le proprie energie per il bene comune!

Come Amministrazione siete stati invitati più e più volte a dibattiti sul tema delle scuole e non avete mai avuto la benevolenza di degnare questi cittadini della vostra presenza,
ovvero delle “Istituzioni”. E’ vero ci avete ricevuti, per quanto riguarda il Comitato da gennaio 2018 ad oggi due volte, vi abbiamo ringraziato di averci ascoltato, per onestà e trasparenza debbo dire che le cose che Vi abbiamo scritto e detto più volte le avete completamente ignorate, neppure verificate come ipotesi.

Nel suo comunicato stampa sta “banalizzando”, con le sue affermazioni, i contenuti della lettera sottoscritta con coraggio da 454 genitori (del Comitato e non), preparata in brevissimo tempo a cavallo di ferragosto, ed inviata alle Autorità che hanno, al pari dell’Ente che lei Amministra, il dovere ognuna per le proprie competenze, di vigilare sulla corretta applicazione delle norme di legge.

Assessore De Toma, glielo dico con la pacatezza ma con la determinazione che mi contraddistingue, non accetteremo come genitori alcuna soluzione che significhi mettere a rischio l’incolumità dei bambini e dei ragazzi, su questo tema non concederemo sconti a Lei né tanto meno ad altri!

Intendo rivolgermi anche ai genitori degli alunni della San Giovanni Bosco. Ho provato ad
immedesimarmi in Voi, capisco la vostra posizione. Avete finalmente toccato quello che potrebbe rappresentare la fine dei problemi vissuti in tanti anni a partire dal quel disastroso e terribile sisma che purtroppo in altri luoghi non molto lontani ha seminato morte e disperazione.

E’ ovvio che la vostra aspettativa è che tutto vada come è scritto, non vi biasimo affatto! Vi chiedo però di astrarvi dalla vostra situazione personale e di pensare che c’è un asilo, quello di San Leucio con i suoi 189 bambini dai 2 anni e mezzo ai 6 anni (ci sono anche ahimè tanti bimbi disabili), sono fino ad oggi in un edificio sicuro, a norma per
questo ordine di scuola, dotato di tutto quanto la legge prescrive (mensa, spazi comuni, servizi igienici, hanno perfino le uscite di sicurezza in tutte le aule!). Cosa pensate dell’idea che gli venga tolta la propria scuola per fare spazio ad altri bambini che oggi sono in una scuola, la Tagliente, in una condizione di sicurezza, una scuola progettata e realizzata proprio per i bambini della Scuola Primaria purtroppo in seguito al sisma che
vi ha costretto a lasciare lo storico edificio della San Giovanni Bosco?

Non contestiamo la sicurezza in astratto dell’edificio della Tagliente ma dell’uso che se ne vuole fare di quell’edificio, in nome della Sicurezza si vuole fare qualcosa che di sicurezza non ha nulla a che vedere. Mi appello alla vostra sensibilità di genitori, questa
storia purtroppo ci ha divisi, ma nulla è perduto, incontriamoci, parliamone insieme, magari rimarremo di idee diverse, di opinioni contrastanti, almeno non ci sarà tra di noi questo clima di ostilità.

Isernia è una piccola città, ci conosciamo tutti, quanti di noi prima di questa situazione si salutavano cordialmente, scambiavano quattro chiacchiere ed oggi non più?

Ha senso tutto questo? Molti di noi si sono frequentati per via dei propri figli, i nostri figli si incontreranno mi auguro in una piazzetta, in villa, ad un compleanno, anche noi ci incontreremo…. resteremo a guardarci in cagnesco?

Vi invito alla riflessione su questa situazione che personalmente ha dell’assurdo.
Assessore De Toma, il concetto di Sicurezza non è appena quello che Lei vuole propinarci, non è appena mettere i bambini ed i ragazzi sotto un tetto che non crolli al minimo sisma, mediaticamente questo  tema oggi ha un certo effetto, ma ci sono norme e regolamenti che in tema di sicurezza scendono ben più nel particolare.

Non dovrebbe destare scandalo in Lei se facciamo appello alle Autorità deputate per legge
non solo al controllo a posteriori ma soprattutto all’esame preventivo dei progetti delle Scuole, dei dispositivi di sicurezza previsti, di tutto quanto la normativa negli anni, nelle varie evoluzioni, ha previsto per garantire l’incolumità degli occupanti di queste particolari strutture, che unitamente agli ospedali accolgono le fasce più deboli della popolazione. Dovrebbe forse ringraziarci per quanto stiamo facendo perché quando si parla
di “Sicurezza” l’esame più attento, il rispetto più puntuale della norma è sempre un maggior bene per tutti.

E poi questa riorganizzazione scolastica, i due poli che comunque non si fanno, sono così importanti oggi? Non è forse più importante pensare ai tanti edifici scolastici oggi non più idonei ad ospitare la popolazione studentesca?

Abbiamo lavori da fare, progetti, cantieri da aprire, abbiamo anche i ragazzi delle
scuole superiori da mettere in sicurezza! Per lei perché sono così importanti questi “poli”, tanto da spostare intere scolaresche che sono in edifici sicuri, in condizioni di rispetto di normative, invece che pensareimmediatamente alle due scolaresche delle medie, le uniche che ad oggi sono in edifici non sicuri?

Come vede le sono stati posti tanti interrogativi, se volesse rispondere siamo qui, leggeremo volentieri le sue risposte.

Prima di concludere vorrei tornare alla sua intervista, lei afferma testualmente che:
– “il Comitato continua a cambiare le carte in tavola per prese di posizioni personali”;
– “il Comitato periodicamente sceglie arbitrariamente un plesso da occupare e poi ne critica le presunte storture in tema di requisiti igienico-sanitari e di sicurezza”.

Le chiedo un atto di trasparenza, pubblichi integralmente le poche lettere che il “Comitato” ha inviato all’Ente, le lettere che gli Istituti Comprensivi Giovanni XXIII e San Giovanni Bosco hanno inviato all’Amministrazione Comunale a partire dall’inizio del 2018 unitamente alle note di risposta dell’Ente alle varie lettere pervenute, ogni cittadino potrebbe finalmente leggere il contenuto integrale di queste comunicazioni e farsi la propria idea. Il bello della democrazia è la vera libertà, quella di pensiero, di opinione,
di parola, metta in condizione i suoi concittadini di esercitare questa nobile cosa.

La ringrazio personalmente se vorrà farlo, e non ce l’abbia con chi, come me, tiene talmente tanto al bene comune da mettersi in gioco, mostrando la propria faccia, senza temere il giudizio, le critiche e le possibili ripercussioni personali.

La saluto e le auguro un buon lavoro, c’è tanto da fare, ma ricordi che noi saremo sempre al fianco delle Istituzioni, a volte nella critica a volte nella riconoscenza, ma sempre pronti a fare la nostra parte, quindi non esitate a chiedere il contributo di ognuno di noi.
“Ad meliora et maiora semper!”

firmato Carlo Izzi