di Pietro Tonti

Si è trattato solo di una ratifica per ufficializzare la candidatura dell’Avv. Gabriele Melogli a sindaco della città di Isernia. La riunione fiume di ieri, protrattasi fino in serata, si è conclusa con la pianificazione della convergenza dettata anche dai vertici romani e regionali, sul già due volte sindaco di Isernia Melogli.

Mancavano i leader di Fratelli D’Italia,  come era già risaputo, ma ieri si è fatto finta di non saperlo, facendo passare la riunione come un tentativo di aggregare tutto il centro destra su un’unica figura.

Iorio e Filoteo Di Sandro come era chiaro, appoggiano Cosmo Tedeschi  candidato sindaco.  Mancavano gli accordi tra Vincenzo Di Luozzo e Raimondo Fabrizio i quali stavano trovando un’intesa per una terza via, appoggiati dai Popolari di Vincenzo Niro e dal movimento civico Nexus che si è dileguato, non trovando appoggi consistenti ai progetti pragmatici di rilancio della città pentra. Ieri tutte le diatribe si sono appianate nel luongo conclave, alla presenza dei  vertici dei partiti di centro destra. Un appoggio incondizionato all’esperto candidato sindaco Melogli, il quale parrebbe l’unico a  garantire per questa parte della coalizione di centro destra il rilancio della città e le giuste competenze per dialogare e mettere in riga  i dirigenti del comune di Isernia, al fine di evitare i problemi riscontrati nell’amministrazione D’Apollonio.

Il quadro è oramai chiaro, Cosmo Tedeschi che pur non volendo ha avuto il battesimo ufficiale anche dall’ex presidente di regione Michele Iorio, schieratosi apertamente  contro la politica regionale di Toma, pur se Tedeschi non vuole divisioni e certamente guarda al governo regionale per eventualmente – qualora fosse eletto – dialogare e trovare soluzioni ai molteplici problemi della città. La mente strategica del candidato Tedeschi, l’ex presidente della provincia sostituto Roberto Di Pasquale, ha voluto fortemente la confluenza sul suo candidato di riferimento di Iorio, notoriamente grande portatore di voti nella città di Isernia, il quale nel corso degli anni ha quasi sempre determinato la scelta del sindaco della città, come la passata elezione che vide D’Apollonio contro Melogli e quest’ultimo soccombente al ballottaggio.

D’altro canto Melogli, è sponsorizzato da Forza Italia, dall’On. Patriciello e gran parte della giunta regionale di centro destra.  Registriamo ed è qui la situazione paradossale, l’appoggio della Lega che è contro Toma in regione, per le note vicende dell’esclusione di Marone dalla Giunta, ma su Isernia ha sposato la causa del candidato di riferimento del Presidente, per magari non bissare la debacle delle comunali di Campobasso che ha consegnato nelle mani dei pentastellati la città capoluogo.

Un centro destra diviso certamente, che si mette in gioco di nuovo come cinque anni fa per tentare un’unità postuma e aggregazioni che possano garantire una gestibilità efficace dell’ente.

Senza fare pronostici, i bookmakers sono già al lavoro. Si guarda già al probabile ballottaggio e l’incognita è rappresentata dal centro sinistra con il candidato unico Piero Castrataro. In questo caso con la divisione del centro destra, bisognerà fare i conti di come potrà incidere sull’elettorato il voto di opinione; ed è corsa a tre: vinca il migliore.