Riceviamo e pubblichiamo

Perdere altri 500 posti di lavoro, se si considera tutto l’indotto, sarebbe un dramma sociale insopportabile per questo territorio che ha già subito altre devastazioni aziendali.

Questa mattina, infatti, sono andato all’Unilever per parlare con i lavoratori che presidiano da tre giorni lo stabilimento di Pozzilli.

Ritengo che la situazione sia preoccupante per due aspetti fondamentali:

  1. Per la mancanza di programmi di investimento sul sito di Pozzilli

  2. Per lo spostamento della produzione a Casalpursterlengo.

Ritengo che il presidente della Giunta Donato Toma e il vice presidente, nonché assessore alle Attività Produttive, Vincenzo Cotugno, non debbano limitarsi ad ascoltare soltanto la tesi dei dirigenti aziendali. Sarebbe opportuno ascoltare anche i lavoratori e i sindacati, e quindi il Ministero dello Sviluppo Economico, per definire CON PRECISIONE quale sarà il futuro dell’azienda e quali gli eventuale e necessari aiuti da mettere in campo per scongiurare la chiusura del sito molisano.

Michele Iorio