La manifestazione del 7 aprile per “La giornata europea per la Sanità Pubblica” è giusta e condivisibile.
Il sistema dei piani di rientro e il commissariamento del settore hanno causato, di fatto, la riduzione dell’offerta sanitaria in tutte le regioni del Sud ma in particolare del Molise dove, addirittura, sono in forse i Livelli Essenziali di Assistenza soprattutto nella rete dell’emergenza.
L’eliminazione dei Dea di II livello a Campobasso e di I primo livello a Isernia e Termoli comporta sicuramente un pericolo per la salute non solo dei molisani ma anche di tutti i cittadini che si trovano in Molise.
I posti letto pubblici e privati non rispettano gli standard previsti per la nostra regione.
La mobilità passiva di parte pubblica, in netto e continuo aumento, è un segnale evidente di una situazione in forte peggioramento dell’offerta sanitaria pubblica nonostante le ottime professionalità presenti negli ospedali.
E’ necessario un forte cambiamento della politica sanitaria. In Italia e in Molise.
Mi auguro che la manifestazione serva ad aprire un confronto politico serio e consapevole anche in Consiglio regionale.