Colacem S.p.A., a seguito di alcune notizie apparse sui media locali, riguardanti problematiche ambientali del territorio venafrano, sottolinea l’enorme confusione che si sta producendo tra fatti e circostanze che nulla hanno a che vedere tra loro. Si riportano dichiarazioni che mescolano indagini su inquinamento di terreni e aria, sversamenti di materiali, traffici illeciti di rifiuti da parte della criminalità organizzata e ceneri non pericolose utilizzate nello stabilimento Colacem di Sesto Campano. Siamo difronte a un racconto che non corrisponde alla verità.
Pura disinformazione che crea condizioni impossibili per l’opinione pubblica che vuole e deve conoscere i fatti.
Colacem opera ed ha sempre operato nel pieno rispetto delle normative vigenti. Lo stabilimento di Sesto Campano usa in parte materie prime provenienti da altre produzioni industriali, come avviene per le ceneri non pericolose. Questa attività è raccomandata, richiesta, auspicata dall’Unione Europea, da organizzazioni ambientaliste e da governi dei paesi più progrediti al mondo, seguendo i principi dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale.
Colacem rimane sorpresa dalle notizie di stampa, poiché gli accertamenti disposti dal giudice di Isernia, attraverso l’incidente probatorio, svolti presso un laboratorio esterno alla Regione Molise, si sono conclusi. L’esito delle analisi dimostra e conferma che le ceneri trasferite da Herambiente a Colacem, a suo tempo poste sotto sequestro, sono rifiuti non pericolosi e materiali perfettamente atti ad essere impiegati per la produzione di cemento.
Questo risultato deve essere visto positivamente, evitando di strumentalizzare la legittima preoccupazione dei cittadini su un tema delicato come quello della salute.
Sorprende, peraltro, anche la tempistica con cui queste notizie vengono diffuse. Infatti, lo stesso PM ha chiesto l’archiviazione del procedimento a seguito dei risultati dell’incidente probatorio e in questi giorni si attendono le determinazioni del giudice.
Colacem S.p.A.