La manifestazione sulle problematiche legate all’inquinamento dell’Area venafrana, non ha evidenziato solamente l’interesse e l’unità di una intera città su una questione di importanza primaria ma ha voluto dire, in maniera chiara e inequivocabile che la politica che governa questa Regione non può più mettere la testa sotto la sabbia e fare finta di niente. Ho partecipato alla fiaccolata perché da cittadino sento il bisogno di poter vivere su un territorio “pulito” che non nasconda “segreti” tali da minare la nostra salute e rubare le nostre vite.
Da rappresentante politico di quest’Area, continuo a rendermi conto che poco o forse niente è stato fatto per evitare che così tanta gente scendesse in piazza per dire “ora basta!” E se per qualcuno la presenza alla fiaccolata è stata soltanto una buona occasione per farsi vedere, per me ha rappresentato una lezione di vita, una esperienza che chiede impegno, un dovere preciso al quale non ci si può più sottrarre, e per questo che come ho sempre cercato di fare a riguardo, continuerò a chiedere che questo territorio non venga svenduto e reso una discarica incontrollata.
Di fronte a questi problemi non ci sono giustificazioni che tengono, così come non mi interessa più di tanto ricercare colpevoli che non troveremo mai, ma eliminare questo scempio si può e si deve. Chiederò al Governatore Frattura di essere presente a Venafro, insieme all’Amministrazione e alle Associazioni locali, per provare a stilare un programma di interventi capace di soddisfare le varie esigenze presenti sul territorio, per attuare iniziative valide alla prevenzione di situazioni a rischio e per un maggior controllo su quelle che possono creare seri problemi all’ambiente.
Sono certo che interagire attraverso azioni mirate ci darà la possibilità di affrontare tale problematica con mezzi capaci di ottenere maggiori e migliori risultati. Del resto stiamo parlando del futuro di questa terra, di nuovi giorni che non possono vederci vittime inermi dell’assenza di regole, o della superficialità della loro applicazione o peggio, di possibili intrallazzi economici in danno della nostra salute. E anche per non rendere vane le tante morti legate all’inquinamento e perché non restino inascoltate le richieste di tanti venafrani che sono scesi in piazza per dire: “ora basta!”