Campobasso, 25 ottobre 2018 – «Che taluni politici intendano eliminare il contributo alla stampa è una scelta che può essere condivisa o meno. Affermare, come abbiamo letto in un post su facebook, che quello dell’informazione sia “un sistema marcio, con qualche eccezione, che non ha informato il Paese ma lo ha reso ostaggio della disinformazione” sembra essere, invece, una mera farneticazione politica che reca danno in re ipsa e lascia il tempo che trova.
Se ad essa, però, aggiungessimo la presunta volontà, espressa più o meno velatamente sempre dalla stessa parte politica, di voler procedere all’abolizione dell’Ordine nazionale dei giornalisti, laddove ciò rispondesse a verità, ci troveremmo di fronte ad un disegno strategico mirato, molto pericoloso per la democrazia e la libertà dei cittadini, contro il quale ciascuno di noi avrebbe l’obbligo morale di mobilitarsi e di alzare barricate.
Volenti o nolenti, il diritto di critica, come quello di cronaca, è un principio sancito dalla Costituzione e quanti lo esercitano, attenendosi ai criteri della verità, della pertinenza e della continenza, non fanno altro che dare voce a quel pensiero divergente, una sorta di contrappeso e di bilanciamento della notizia, che garantisce ai cittadini un’informazione pluralista, angolare e, soprattutto, svincolata da centrali di controllo.
Vi è il ragionevole dubbio – e spero non diventi certezza – che questo sistema di garanzia dell’informazione venga seriamente messo in discussione e, cosa ancor più grave sul piano dell’onestà e della serietà intellettuale, lo si voglia minare bollandolo come disinformazione.
In forza di tali considerazioni, reputo, pertanto, sia doveroso scendere in campo a difesa della stampa nelle sue articolate declinazioni, affinché venga messa nelle condizioni di continuare ad esprimersi e comunicare liberamente nel rispetto di quel ruolo fondamentale che esercita nella nostra democrazia costituzionale.
In Conferenza delle Regioni ho già perorato le esigenze delle televisioni locali rispetto al taglio dei contributi e continuerò a prendere posizione in tutte le sedi istituzionali ove sia necessario agire per garantire il pluralismo e la libertà di stampa.
L’informazione è presupposto per l’esercizio consapevole della cittadinanza e, rispetto ai benefici sulla democrazia, ha costi irrisori per le finanze dello Stato».
Così il presidente della Regione Molise, Donato Toma, a margine del dibattito in corso sulla tutela della stampa e del diritto all’informazione.