In base agli studi dell’Associazione Italiana degli Oncologi presentati il 15 settembre scorso al Ministero della Salute si prevedono per il 2017 in Molise n. 1.850 nuovi malati di tumore su una stima generale di 369 mila persone su base nazionale. L’ISTAT certifica che nel 2014 in Molise sono morti 853 pazienti a causa del cancro a fronte di 177 mila decessi in Italia.
Al cospetto di questi riferimenti scientifici che confermano il moltiplicarsi ed il diffondersi pervasivo delle patologie oncologiche urge riflettere sull’assetto del sistema sanitario regionale e sulle azioni intraprese per accertare le cause scatenanti dei tumori al fine di investire in attività di prevenzione, bonifica ambientale ed educazione alimentare. Se nel 2017 altre 1850 persone si aggiungeranno a coloro che sono già in terapia si intuisce la dimensione sociale di un problema che assilla un numero crescente di famiglie molisane.
E proprio per questo è utile verificare i contenuti del Piano Operativo 2016-2018 approvato con la legge 96/2017 studiando attentamente il Decreto n. 47 del 28 agosto 2017 con cui il Commissario ad Acta ha ridisegnato la rete ospedaliera e la rete dell’emergenza. Per le patologie oncologiche resta confermato il ruolo di Hub all’Ospedale Cardarelli con 6 posti letto in day hospital assegnando all’Ospedale Veneziale di Isernia n.4 posti letto e n. 6 in day hospital, e all’Ospedale di Termoli n. 4 posti letto e n. 5 in Day Hospital.
Nelle strutture pubbliche risultano attribuiti n. 8 posti letto in oncologia a cui si sommano n.17 posti in day hospital. Nel Decreto 47/2017 si dispone inoltre, l’attribuzione di n. 8 posti letto alla Cattolica più 2 in day hospital per oncologia, n. 8 posti letto più 2 in day hospital per oncoematologia, e n. 2 posti letto per radioterapia, per un totale di 16 posti letto più 6 in day hospital. Tra strutture ospedaliere pubbliche e private si prevedono n. 24 posti letto tra oncologia ed oncoematologia, a cui si aggiungono 23 in day hospital. Nello stesso.
Decreto del Commissario ad Acta si rinvia al Protocollo per l’integrazione funzionale tra Ospedale Cardarelli e Fondazione Giovanni Paolo II° ogni ulteriore puntualizzazione sulla cooperazione sistemica nella gestione del sistema sanitario regionale e quindi delle cure per le patologie oncologiche.
Non è dato sapere i tempi di trasferimento del Cardarelli negli spazi della Fondazione e al momento nessuno conosce quando entrerà a regime il nuovo assetto delineato col Piano Sanitario 2016-2018, ma tale incertezza mal si concilia con la durezza dei numeri stimati dagli Oncologi Italiani di 1850 nuovi casi di tumore in Molise nel 2017.
Su una problematica di simile delicatezza occorre chiarire la fruibilità concreta dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza per i pazienti molisani integrando le 110 patologie a quelle esistenti con la contestuale garanzia attuativa di poter accedere a terapie innovative e a farmaci di nuova generazione.