di Alessia Tonti

Insolita  sorpresa per i clienti abituali del Bar Oasi questa mattina ad Isernia che hanno trovato chiuso il locale con saracinesca, dove spuntava, affissa sul vetro dell’ingrasso un’ordinanza della Questura di Isernia che ne disponeva la chiusura per tre giorni; mentre un altro cartello, realizzato dalla proprietà del bar annunciava: “mi è stato tolto il diritto di lavorare onestamente”.

Ma cosa è accaduto, tanto da indurre il Questore ad una misura così drastica? Ed ecco che scopriamo l’arcano.

Nell’ambito delle attività preventive finalizzate al controllo degli avventori dei pubblici esercizi, in data odierna, il Questore di Isernia, Roberto Pellicone, ai sensi dell’art. 100 T.u.l.p.s., ha disposto la sospensione della licenza, a decorrere da oggi e   per la durata di giorni tre, di un bar di questo centro, rilasciata dal Comune di Isernia, in quanto luogo di abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.

In particolare, tale provvedimento è stato emesso dal Questore, avvalendosi dell’attività svolta dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale.

Numerosi sono stati i controlli effettuati, a partire dallo scorso mese di agosto, da personale della locale Squadra Volante, congiuntamente a personale della Squadra Mobile e dei Reparti Prevenzione Crimine “Basilicata” e “Abruzzo”, in occasione dei quali veniva riscontrata, presso il bar, la presenza di numerose persone con pregiudizi di Polizia per reati contro il patrimonio, contro la persona e in materia di sostanze stupefacenti, nonché destinatarie della Misura di Prevenzione dell’Avviso Orale.

La sospensione della licenza ai sensi dell’art. 100 T.u.l.p.s. è un provvedimento esclusivo del Questore che risponde al duplice obiettivo di privare i pregiudicati di un abituale punto di aggregazione e, nel contempo, di manifestare che il locale è oggetto di attenzione da parte dell’Autorità locale di Pubblica Sicurezza.

In data odierna, il Dirigente della Divisione PASI ha ricevuto i titolari dell’esercizio in argomento, accompagnati da un legale di fiducia, ai quali sono stati esaustivamente illustrati i presupposti di diritto e di fatto del provvedimento di sospensione adottato dal Questore.

I controlli ai locali pubblici continueranno per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela dell’ordine pubblico.

Naturalmente, tra i numerosissimi clienti del bar vi sono centinaia di persone senza pendenze che frequentano abitualmente il locale da decenni, per l’ottimo, impeccabile servizio e la qualità dei prodotti offerti dalla proprietà.

I clienti è difficile sceglierli, o limitare la loro frequentazione, se essi sono o non sono magari delinquenti non spetta al barista intimare loro di andare altrove, ma questo provvedimento, pur creando un danno momentaneo alla proprietà, è un chiaro segnale di attenzione massima della Polizia Di Stato su un fenomeno che non interessa solo questo esercizio commerciale. Come a dire: “avventori anomali, siete nel mirino e non abbassiamo la guardia”.

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