di Claudia Mistichelli
In Italia, i grandi professionisti e managers che costituiscono il nostro Governo, a causa della forte crisi e delle minori risorse economiche a disposizione, concepiscono come unica soluzione, quella di aumentare le tasse e ridurre ogni tipo di servizio.
Di contro invece, uno spreco economico abnorme, viene perpetrato ai danni degli italiani, tra appalti truccati e truffe di ogni genere. Scandali che spesso vengono alla luce grazie a programmi televisivi ed al coraggio di giornalisti impavidi.
Uno degli ultimi è lo scandalo legato alle Banche. Mentre il popolo italiano si arrabbatta e stenta a condurre una vita dignitosa (licenziamenti, contratti miseri a tempo determinato, voucher, pensioni da fame e piccole aziende vessate dal fisco) scopriamo che i soldi pubblici vengono utilizzati per salvare le banche.
Ultimamente, durante una delle ultime trasmissioni di Enrico Mentana, dedicate a questo argomento, il Direttore di LA7 rende noti alcuni nomi di gruppi Societari insolventi.
Queste alcune frasi dell’articolo di Paolo Salvatore Orrù su “t:news” “la Commissioni Finanze del Senato, su richiesta del Governo, ha deciso di non rendere pubblici i nomi di chi ha avuto milioni di euro in prestito dalle Banche e non li ha restituiti…per Calderoli, fra gli insolventi potrebbero esserci anche partiti politici e movimenti a loro collegati.
E che per questo si tenta di zittire la stampa. Dal cilindro delle banche potrebbe venire fuori qualcos’altro di inatteso.” E nel nostro bel Molise, “isola felice”, cosa succede?
Nella nostra piccola regione, tante le cause contro gli istituti di credito, per anatocismo bancario (Interesse composto, ossia il fatto che gli interessi già scaduti/maturati e non pagati diventino bene capitale e come tali siano suscettibili di produrre interesse a loro volta).
Molti dei correntisti molisani, si sono rivolti all’Avv. Aldo De Benedittis dell’Adusbef Molise, spesso con ottimi risultati vincenti. E’ assurdo che uno Stato preferisca salvare le banche piuttosto che tutelare il proprio popolo.
La maggior parte dei correntisti depositano piccole cifre, frutto di anni di sacrificio e duro lavoro che, oltre ad essere super-tassate, spesso spariscono a causa dei consigli su investimenti sbagliati. Ancora, piccole aziende costrette a mutui ipotecari con interessi da usura, con quotidiane mortificazioni personali e professionali, che accettano ogni ricatto, pur di non fallire e continuare a lavorare.
Ma vediamo anche quali sono le responsabilità di un Direttore di Banca! “Il reato di usura si configura nel nostro ordinamento come reato procedibile d’ufficio: la pena prevista è la reclusione da due a dieci anni (e la multa oscilla, a livello edittale, da 5mila a 30mila euro). Tali quote possono incrementare qualora emergano delle aggravanti. Inoltre la pena è aumentata da un terzo alla metà nei seguenti casi: – qualora il colpevole abbia agito nell’esercizio di una attività professionale, bancaria o di intermediazione finanziaria mobiliare; – qualora il colpevole abbia richiesto in garanzia partecipazioni o quote societarie o aziendali o proprietà immobiliari; – qualora il reato sia commesso in danno di chi svolge attività imprenditoriale, professionale o artigianale; – qualora il reato sia commesso in danno di chi si trova in stato di bisogno.
” Date a un uomo una pistola e lui può rapinare una banca. Date a un uomo una banca e lui può derubare il mondo. (cit.)