Sulla vicenda e sul futuro del piccolo Comune collinare, il pensiero dei casalesi

di Tonino Atella

Sono notorie da qualche giorno le dimissioni del sindaco di Conca Casale, Luciano Bucci. Questi le avrebbe presentate per le ridotte risorse finanziarie attribuite all’ente, per la sostanziale insoddisfazione della gente del posto a seguito di tasse e contenuta offerta di servizi e per la ferma opposizione della minoranza, nonostante il lavoro della sua giovane amministrazione municipale. Resta adesso da vedere se tali dimissioni verranno ritirate nei prossimi venti giorni in modo da riprendere la situazione come se nulla fosse successo o se saranno confermate. In tal caso si andrà al commissariamento dell’ente e quindi ad elezioni anticipate che potrebbero tenersi già nel prossimo autunno. In attesa di siffatti sviluppi, vediamo da vicino il personaggio Luciano Bucci ed il pensiero dei casalesi circa le ultime vicende del loro ente locale. Sindaco di Conca Casale da due legislature, Luciano Bucci è iscritto a Fratelli d’Italia, è stato candidato per il partito della Meloni alle ultime regionali del Molise senza essere eletto ed è il referente della stessa formazione politica per l’area venafrana. E’ presidente a Venafro del Museo Winterline, esposizione di reperti e testimonianze belliche del secondo conflitto mondiale, e nei mesi addietro è incappato in problemi con la giustizia -tuttora in itinere- per questioni legate al recupero dei predetti reperti bellici. Quindi quanto trapelato ufficiosamente dagli ambienti casalesi circa le dimissioni da primo cittadino : decisione avvenuta in maggioranza, è stato raccolto, non riuscendo più ad andare avanti. Sviluppi ? Tutti da vedere, come detto. Sulle dimissioni del sindaco, il punto di vista della ridotta collettività locale : i più sarebbero favorevoli alla loro conferma per rilanciare il paese, rinnovando volti ed energie. Resta però da vedere cosa ne penseranno sino in fondo i diretti interessati, ossia sindaco dimissionario e sua maggioranza amministrativa, una volta al cospetto dello spauracchio del commissariamento e quindi dello scioglimento dell’assemblea amministrativa.

Tonino Atella