di Pietro Tonti

Cosa sta accadendo in basso Molise? Sono due domeniche consecutive di distruzione ambientale dovute agli incendi.

Per quale motivo la domenica parrebbe ci sia un’impennata di roghi sulla costa? Sembrerebbe che un eventuale piromane possa avere maggiore audience nella giornata festiva di fine settimana per catalizzare, sulla sua opera distruttiva, maggiori attenzioni con centinaia di persone che si riversano sulla costa per godesi una giornata di mare.

Dal profilo del piromane descritto dagli psicologi, questo godrebbe nell’appiccare incendi e vedere i risultati della sua opera; sarebbe il primo a dare l’allarme per uscirne anche eroe.

C’è da meditare su questo argomento e su questa ipotesi per scovare i responsabili. Una cosa è certa, dal disastro immenso che si sta registrando in questa estate rovente, il Molise ne esce con le ossa rotte da un punto di vista ambientale e si scopre un’altra falla, quella della prevenzione e del controllo del territorio.

Prevenzione vuol dire limitare la possibilità di incendi con la cura del sottobosco, delle pinete, eliminando arbusti secchi e pulendo costantemente le aree a rischio da elementi infiammabili, compito questo affidato ai comuni che in questo contesto risultano inadempienti.

D’altro canto vi dovrebbe essere il ruolo efficiente della Protezione Civile, organizzata e non smantellata, come è accaduto negli anni, in grado di fare prevenzione con mezzi tecnologici e intervenire sulle aree a rischio, non solo con il personale per spegnere i roghi. Tecnologia vuol dire utilizzo di droni in avamposti ben definiti, controllo h24 del territorio a rischio, anche di notte dall’alto con telecamere a infrarossi ad alta risoluzione e personale specializzato con corsi di pilotaggio droni riconosciuti dall’ANAC per il volo.

I fondi necessari per riuscire a fermare la distruzione ambientale di un Molise alla deriva, sono nella disponibilità dell’Europa, con i droni si avrebbe la possibilità – come ampiamente riconosciuto – di scovare i comportamenti a rischio, segnalare così alle autorità eventuali trasgressori delle norme antincendio in tempo reale e, soprattutto sarebbe un deterrente per i soliti ignoti che godono nel mandare tutto in fumo.

Non c’è tempo da perdere, un Molise che all’emergenza sanitaria affianca quella dello spopolamento, della desertificazione, del lavoro che non c’è, ora anche gli incendi: è davvero troppo.