Può l’Autonomia differenziata procedere di pari passo con la solidarietà nazionale in modo che l’una non escluda l’altra? Una risposta al quesito è venuta dall’incontro con il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, che ha parlato davanti ad un affollato parterre intervenuto questo pomeriggio nell’Aula Magna dell’Unimol, ateneo presso il quale Boccia è anche docente unitamente al governatore Toma.

Dopo i saluti istituzionali del rettore, Luca Brunese, del sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, e del presidente della Regione Molise, Donato Toma, Boccia ha affrontato il delicato tema dell’Autonomia. Le risorse vanno allocate laddove si evidenzino ritardi nello sviluppo e, rispetto a questo principio, ci deve essere unanimità da parte delle regioni; la perequazione dei quattro Livelli essenziali di prestazione, istruzione, salute, assistenza sociale, mobilità e trasporto, su tutto il territorio nazionale, è lo strumento che consente di coniugare autonomia e solidarietà nel rispetto della Costituzione: questo, in sintesi, il quadro emerso dagli interventi.