di Wolverine
Continua il nostro incontro epistolare, infatti, non si tratta oramai più di interviste, ma di vere interlocuzioni in cui, dato il fascino esoterico dell’argomento e il riscontro più che positivo dei nostri lettori sulla magia, sta diventando un appuntamento fisso sul nostro quotidiano, alla scoperta dei segreti e della storia della magia raccontata da un maestro dell’esoterico, riconosciuto a livello nazionale: il Mago Letterius.
Per questo appuntamento settimanale vorremmo entrare nella simbologia e nei meandri dei segni, quindi nella semeiotica della magia. Partiamo da un presupposto mutuato da Wikipedia: ‘“Con il termine magia si intende una tecnica che si prefigge di influenzare o dominare gli eventi, i fenomeni fisici e l’essere umano con la volonta; a tal fine la magia può servirsi di atti e formule verbali, come di gesti e rituali appropriati.
Mago Letterius, la magia si fonda sul simbolismo, secondo lei, profondo studioso della filosofia e della semeiotica della magia, quali sono le basi fondamentali ereditate che ancora oggi sono la fonte di ispirazione del mago moderno?
Mago Letterius – Nato con la civiltà umana, il simbolo è comunicazione e parola primordiale; ed anche un mezzo per dominare la realtà oltre le umane possibilità. Alle origini dei tatuaggi e della scrittura, simboli e disegni primitivi avevano un potere magico. Il simbolo realizza il potere dell’immagine nella sua forma assoluta. In questo trascendere i limiti umani il simbolo ha un potere sacro, è strumento per catturare e controllare il meraviglioso – cioè tutto quanto sfugge, affascina e terrorizza l’uomo – rientrando esso stesso in quella fenomenologia del meraviglioso che chiamiamo miracolo e magia. Anche quando questo potere sacro è eroso dal corso della storia, il simbolo come comunicazione riconquista spazi che sembravano perduti.
Bene, parliamo di magia e delle sue applicazioni. Parrebbe che immutata sia giunta fino ai giorni nostri con regole scritte in tempi lontanissimi.
Mago Letterius – Come lei anticipava nelle premesse di questo dialogo epistolare, “magia”, è il termine che deriva dal greco magheia (scienza, saggezza), e la parola magi (gli antichi sacerdoti persiani). Anche il Nuovo Testamento parla di maghi e di magia: i Magi che, secondo il racconto dell’evangelista Matteo, si recano alla ricerca del bambino Gesù guidati dalla stella, non sono, però, maghi nell’accezione moderna del termine, ma, piuttosto, scienziati o sapienti. Da indagini sociologiche recenti, confermate anche da chi come il sottoscritto esercita la professione di mago, si evince che molte persone si rivolgono a noi per conoscere il loro futuro, essere indirizzati nel momento di prendere una decisione importante oppure, per ricevere talismani utili a convogliare “energia positiva” e allontanare quella negativa: il responso viene dato attraverso l’uso di sfere di cristallo, lettura di tarocchi, oroscopi, simboli e antiche pratiche, le quali in effetti sono giunte in nostro possesso ereditate dal profondo passato.
Gli amuleti cosa rappresentano nella magia e da cosa sono ispirati?
Mago Letterius – Lo shen (altresì conosciuto come sheneu o shenu) è uno degli amuleti egizi più antichi, conosciuto anche nella Mesopotamia dove era considerato un simbolo magico associato alle divinità. È rappresentato come una corda annodata e intrecciata in forma circolare, con una barretta tangente il bordo inferiore del cerchio. I suoi significati sono estremamente complessi ma forse il più comune è quello che lo rappresenta come “anello di potere” perché gli Egizi vi identificarono il cerchio che circonda e definisce tutto ciò che esiste, ossia l’universo regolato da Maat. Di conseguenza, l’amuleto proteggeva da Caos e dalle forze dissocianti negative le persone vive e nel loro periglioso viaggio nel Duat, verso la rinascita e la vita eterna, i defunti. Questo cerchio, senza principio e senza fine, rappresentava l’eternità intesa come incessante flusso del tempo e continua a vivere tutt’oggi nella nostra cultura occidentale come anello matrimoniale. Come tutti gli amuleti doveva essere “caricato” di energia specifica per sortire l’effetto a cui era destinato e nella tomba di Tutankhamon è rappresentata la dea Nefti mentre “magnetizza” lo shen. La magia quindi è atemporale, giunta fino ai nostri giorni per offrire protezione e conforto.
Ci sono dei misteri nei misteri della magia, anche per voi maghi?
Mago Letterius – Lo scibile umano ha i suoi limiti e spesso si trovano simbologie interpretate nel corso dei secoli, ma mai definite compiutamente. E’ il caso del Sator una ricorrente iscrizione latina, in forma di quadrato magico, composta dalle cinque seguenti parole: SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS. La loro giustapposizione, nell’ordine indicato, dà luogo a un palindromo, vale a dire una frase che rimane identica se letta da sinistra a destra e viceversa. Su questa iscrizione presente anche su pietre scolpite, tanti studiosi ed esoterici hanno cercato di trarre significati e anagrammi cristiani, anagrammi occulti, senza definire ancora oggi un significato compiuto, per cui resta un mistero interpretativo, ma magico nella sua essenza misteriosa.
Come sempre ringraziamo il Mago Letterius e i nostri lettori che di settimana in settimana, sempre più numerosi, chiedono approfondimenti sulla materia al nostro esperto. La settimana prossima continueremo con la simbologia magica che spazia e si concentra nel mistero del passato remoto.