di Pietro Tonti

In un generale caos che contraddistingue questa nostra terra divenuta avara per qualsiasi attività si voglia realizzare e portare avanti.

Per una volontà misteriosa di stroncare qualsiasi iniziativa dell’umano agire, abbiamo preso in esame cinque punti fondamentali   delle storture molisane a cui basterebbe il buon senso per porvi rimedio e invece, di giorno in giorno diventano sempre più insostenibili, costringendo la popolazione alle cure dallo psichiatra e ad un sostanziale scoraggiamento per qualsiasi cosa dipenda da questa regione. Per cui se pensate di stabilirvi nel Molise o semplicemente di inoltravi nei meandri inesplorati di questa terra, siate cauti, anzi, chi ve lo fa fare?

Ed ecco:

In Molise vietato ammalarsi. Se avete intenzione di venire a stabilirvi in questa regione, fatelo solo se godete di ottima salute, le cure dopo il salasso del Piano Operativo Regionale in sanità sono fittizie, se vivi in alto Molise le emergenze sono da terzo mondo. Non diverse le emergenze nei Pronto Soccorso delle città principali, paragonabili a tende di ospedali da campo, in zone di guerra dopo l’assalto all’arma bianca.

In Molise vietato fare gli agricoltori. Se guardate questa regione per le possibilità di sviluppare le vecchie e nuove attività agricole, “lasciate ogni speranza voi che entrate”. Non vi illudete di aver preso la residenza per sfruttare i fondi europei dei Por o dei Fas. Dopo che vi sarete ammazzati di lavoro, avrete fatto investimenti ingenti, non godrete mai di un raccolto. I veri padroni di questa terra sono i cinghiali, venerati come le vacche indiane, oltre 20.000 recensiti dai cacciatori, Sono loro, i suidi veri proprietari terrieri che ogni notte distruggono il frutto dei sacrifici di tutti gli agricoltori senza freni, mandando l’economia agricola sempre più in ginocchio.

In Molise vietato fare commercio. Qualora vi venga in mente di osservare questa regione piccola per la possibilità di sviluppare una qualsiasi attività commerciale, e vi illudete anche in questo caso di attingere a finanziamenti regionali per diventare commercianti, pensando che tutti vi diano una mano come una grande famiglia per permettervi di progredire, desistete, non vi fate del male.

 Prima che vi accingiate ad inaugurare la vostra bella e interessante attività, avrete i controlli più incredibili che lo scibile umano possa aver inventato per ostacolarvi. L’elenco degli adempimenti normali che sono circa 78 in Italia per i possessori di partita iva, qui sono castranti e raddoppiati, per cui vedrete nel vostro esercizio sfilare tutte le forze dell’ordine che pur di non vanificare la loro presenza su un territorio inutile, vi faranno la festa, oltre ai preposti ai controlli fiscali, al lavoro, alla videosorveglianza, agli adempimenti comunali e a quelli di ogni ordine e grado, saranno sempre da voi, non essendoci troppe attività da controllare,  con il fucile puntato a sparare colpendo immancabilmente il vostro portafogli al primo errore, elevando multe salate, facendovi rimpiangere il ruolo di disoccupato e, soprattutto vi chiederete i molisani dove sono? Perché non acquistano niente? Se invece l’attività proiettata verso la pubblica amministrazione ha un bel fatturato, non vi illudete, fallirete comunque non per debiti, ma per crediti inesigibili,  in quanto qui c’è l’abitudine di non pagare.

In Molise vietato fare turismo. Su questo argomento abbiamo gettato fiumi di inchiostro per dire lasciate perdere e pensate a godervi, per chi ne fosse nella facoltà, la disoccupazione e per chi non possiede questi straordinari requisiti di permanenza a scegliere di emigrare, senza investire tempo e denaro in “mission impossible”. Il turismo è un fantasma, in questo caso con il lenzuolo nero che si cela negli alberghi e negli appartamenti di tutta la regione, ospita solo ragazzoni in piena salute e pieni di soldi, cellulari e abiti firmati, spacciati per profughi. Se non avete la vocazione al lavoro di negrieri senza scrupoli, lasciate perdere. Non pensate di portare nel Molise persone che vogliono comprendere e apprezzare la nostra terra le nostre peculiarità, la nostra storia, non troverete un buco per ospitarli, tutti pieni di finti profughi, vera manna per albergatori falliti.

In Molise vietato viaggiare. Citando il testo di un celebre brano di Tenco: “ scusate se mi viene da ridere”.

Ci sarebbe da piangere, ma scegliete un’altra meta, lasciateci perdere se non volete rovinare le vostre belle auto nuove e tornare a casa con ammortizzatori, braccetti e pneumatici distrutti, andate in un’altra regione. Qui viviamo nel dissesto idrogeologico costante, buche e frane in ogni strada principale e collaterale, tranne pochi tratti che vi daranno l’illusione di poter sfiorare i 100 km. orari per poi precipitare in voragini impossibili da evitare.

Se poi non vorrete rinunciare all’avventura Molise, ebbene sarete accolti dal personale ferroviario su treni sornioni e stanchi, diciamo pure pigri, a locomozione alternata. Si, alternata a quando capita di ripartire da boschi inospitali, o in mezzo al nulla fermi per ore, per le quotidiane rotture di motori, di sistemi insicuri di sicurezza. Carrozze stracolme senza aria condizionata e bagni per le normali funzioni fisiologiche sempre inutilizzabili, fuori servizio: perché viaggiare in Molise? Statevene a casa vostra.