Per tanti venafrani l’anno vecchio non è finito nel migliore dei modi né per altri è iniziato benissimo il 2018. Dal Comune infatti sono arrivate a molti cittadini numerose raccomandate in busta verde, di quelle generalmente usate per atti giudiziari, contenenti solleciti di pagamenti per l’Imu 2012, non versata affatto o pagata solo parzialmente secondo i preposti uffici municipali.

Code interminabili all’ufficio postale di piazza D’Acquisto per ritirare il … “temutissimo” plico raccomandato e file altrettanto consistenti al Comune per farsi spiegare e capire.

Un utente venafrano cui era stato recapitato l’avviso verde di giacenza della raccomandata, che non aveva potuto ritirare data la chiusura delle Poste : “Io e mia moglie abbiamo trascorso un fine anno ed un capodanno quanto mai tribolati e preoccupati -spiega l’uomo- in attesa di ritirare la raccomandata e capire di cosa trattavasi.

Temevamo un atto giudiziario e, non essendo avvezzi a tanto in famiglia, è facile immaginare il nostro stato d’animo. Un inizio d’anno preoccupatissimi che non auguro ad alcuno ! Ritirata la raccomandata, aperto il plico e letto il contenuto, finalmente ci siamo rasserenati non trattandosi di alcunché di giudiziario.

Ad una attenta disamina della missiva, ho riscontrato di non dovere alcunché al Comune avendo pagato tutto e regolarmente a suo tempo. Ho raggiunto gli uffici municipali ed esibite le ricevute in mio possesso, chiarendo la regolarità della mia posizione”. Tutto è bene quello che finisce bene, quindi ?

“Per me si, che ho l’accortezza di conservare ogni cosa, non so se anche per altri. Capisco l’esigenza degli uffici municipali preposti di regolarizzare i conti di tutti, soprattutto di coloro che non sono in regola per motivi vari, ma si dovrebbero evitare a tant’altri che sono in regola come il sottoscritto preoccupazioni del tutto gratuite.

Non si possono mandare indistintamente a tutti, o quasi a tutti, solleciti di pagamenti arretrati per poi accertare che molti sono in regola, avendo regolarmente pagato a suo tempo”.

A queste sue giuste osservazioni, cosa ha risposto il dirigente municipale preposto ?

“Innanzitutto si è reso conto, scusandosi del gratuito fastidio arrecato a tanti onesti ed ossequiosi cittadini, ma ha spiegato che non sono pochi i morosi parziali o totali, da raggiungere col plico raccomandato in busta verde per procedere eventualmente con atto ingiuntivo per recuperare le somme dovute.

Concordo in parte con tale tesi, in quanto ho conosciuto sulla mia pelle le tribolazioni dell’utente onesto che si vede recapitare una raccomandata quale possibile atto giudiziario, senza averne motivo e necessità. Invito perciò i settori preposti del Comune di Venafro ad usare altri sistemi per recuperare crediti ed esigere pagamenti da parte di gente smemorata, distratta o … che ci prova !

Ma invito il Comune a lasciare in pace tutti noi altri, che paghiamo regolarmente ed anche tantissimo, forse troppo !”.

 

Tonino Atella