4 milioni di euro in più nel 2022 per energia elettrica e gas rispetto al 2021
di Erika Angelone
L’aumento attuale del costo dell’energia elettrica deriva, quasi esclusivamente, dall’aumento del prezzo del gas, che nell’ultimo anno ha raggiunto picchi di quasi 20 volte maggiori rispetto a quelli a cui eravamo abituati. Siccome circa il 50% dell’energia elettrica in Italia viene prodotta dal gas, esiste una forte correlazione fra il prezzo del gas e quello dell’energia elettrica sul mercato all’ingrosso e, di conseguenza, con le bollette. L’aumento sulle bollette è stato particolarmente significativo per i clienti del Mercato Tutelato e per quelli che avevano sottoscritto contratti a prezzo variabile, la cui tariffa segue la variazione del PUN (Prezzo Unico Nazionale). Le cose non cambiano per il settore pubblico, anzi. L’Asrem, ad esempio, ha previsto un aumento di 4 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno, passando dai 15 milioni di euro del 2021 ai 19 milioni di quest’anno. Questo per quello che riguarda il servizio di energia e gas erogato per le strutture sanitarie pubbliche della regione Molise. Bisogna trovare una soluzione al problema, al fine di garantire la continuità dei servizi sanitari pubblici erogati ai molisani, in risposta al “caro bollette” di luce e gas. Difatti, c’è forte preoccupazione per le difficoltà che gli enti devono affrontare nel mantenere gli equilibri di bilancio a fronte di aumenti incontrollati dei costi dell’energia che stanno mettendo a rischio i servizi essenziali per le comunità locali. Per tali ragioni si auspica che, con i prossimi provvedimenti, vengano adottate le misure necessarie a fronteggiare i costi della crisi energetica prevedendo sostegni aggiuntivi, come il blocco degli aumenti e ulteriori risorse finanziarie.