Tassazione inferiore e aumento della qualità della vita – spiega il candidato M5S al Senato Luigi Di Marzio – non sono utopia, ma un obiettivo raggiungibile solo attivandosi immediatamente. Bisogna ridurre la pressione fiscale su famiglie e imprese che pesa ancora per il 42,9% del Pil. Lo faremo approvando un pacchetto completo. Il primo punto è la rimodulazione e riduzione delle aliquote Irpef, che scenderanno per tutte le fasce di reddito favorendo in particolare la classe media. Redistribuire i redditi rilancerà i consumi e gli investimenti privati. Per le fasce più deboli abbiamo previsto l’estensione dagli 8.000 euro attuali fino a 10.000 euro della no tax area. 
Sul versante delle imprese – prosegue il candidato M5S al Senato – abbiamo previsto un intervento duplice che riguarda da una parte la riduzione del cuneo fiscale nella componente Inail e dall’altra il dimezzamento dell’Irap. Il fisco, però, non va solo alleggerito, ma anche semplificato. Per farlo vogliamo eliminare gli studi di settore e lo spesometro, che sostituito dalla fatturazione elettronica potenziata consente di ridurre drasticamente la burocrazia fiscale. Per le imprese significa risparmio di tempo, energie e denaro. 
L’abolizione reale di Equitalia, infine, può far uscire molte piccole e medie imprese dal circolo vizioso delle sanzioni e degli interessi di mora, in un’ottica di collaborazione amichevole tra contribuente e Agenzia delle Entrate. Per il M5S – termina Luigi Di Marzio – il contribuente è onesto fino a prova contraria e va lasciato in pace, sta all’erario scovare le sacche di evasione, anche grazie all’accorpamento delle 16.000 banche dati già in essere, che vogliamo ridurre a 10. I 5,7 miliardi necessari sono già stati stanziati, ma vengono spesi malissimo”.