di Tonino Atella

Quest’anno è il … Giro di mezza Italia e quindi solo di una parte degli italiani -affermano risentiti i cicloturisti molisani- visto che l’intero sud, isole comprese, resta escluso! Il sistema non piace perché penalizza ulteriormente il già martoriato meridione d’Italia”.

Sta per arrivare in Molise, attraversandone nella prima mattinata di giovedì prossimo 16 maggio lembi di entrambe le province molisane, il 102° Giro d’Italia di ciclismo, comunemente definito appuntamento e festa sportivo/popolare di tutti gli italiani. Già, questo sulla carta, ma nella realtà per il 2019 così non avverrà e la cosa non va affatto giù ai tanti molisani appassionati di ciclismo. Costoro hanno colto l’occasione dell’imminente passaggio in Molise della carovana rosa per esternare attraverso questo giornale tutto il loro disappunto per quanto messo in atto dagli organizzatori del Giro d’Italia 2019. “Si parla di Giro d’Italia -attaccano cicloamatori e cicloturisti dell’ovest del Molise- ma in effetti la sesta tappa Cassino/San Giovanni Rotondo del prossimo 16 maggio che toccherà anche il Molise sarà quella più a sud della corsa rosa 2019, che subito dopo riprenderà a salire per il centronord. L’intero meridione d’Italia, dalla Campania alla Calabria, isole comprese, del tutto escluso, tagliato fuori ed ignorato dalla corsa rosa. Tale riscontro non è affatto positivo e gradito a noi che ogni giorno siamo in sella per pedalare e divertirci, che amiamo tantissimo questo sport, ma anche a tutti i molisani e i meridionali in genere che avrebbero voluto accogliere, applaudire e divertirsi con la carovana rosa. Invece niente! Ventuno tappe e 3.518 km. tutti esclusivamente nel centro nord, con partenza l’11 maggio scorso da Bologna ed arrivo il prossimo 2 giugno a Verona! E il sud d’Italia? Cancellato, ignorato, bypassato, come se non esistesse! E i diritti delle popolazioni meridionali ad accogliere ed applaudire il passaggio dei girini, fruendo di un diritto naturale alla pari di tutti gli altri italiani, ossia gustarsi la corsa rosa? Assolutamente disatteso e nessuno dice e fa niente!”. Com’è potuto accadere, proviamo a chiedere ai cicloamatori dell’ovest del Molise decisamente “arrabbiati” per il parzialissimo tracciato della 102^ corsa, mettere in atto simile tracciato che accantona ed esclude il sud della penisola? “Possiamo provare a pensare che -replicano i nostri- comportando un arrivo di tappa del Giro d’Italia consistenti impegni economici, probabilmente gli organizzatori non avranno trovato al meridione il “quantum” necessario, alla luce del momento difficile dell’economia nel sud nella penisola. Conseguentemente, forse, questo avrà finito per indurre gli ideatori del Giro 2019 a rivolgersi altrove, girando di fatto le spalle al già martoriato meridione d’Italia. Ed ecco che si è partiti l’11 maggio da Bologna e si arriverà il 2 giugno a Verona dopo aver girato in lungo e in largo per 21 tappe l’intero centro nord d’Italia, con una puntata anche in territorio straniero, esattamente nella Repubblica di San Marino. Il “povero” meridione, invece, messo all’angolo e lasciato in disparte, e nessuno ha fatto e detto niente! Dove stavano nella circostanza le istituzioni pubbliche del sud della penisola, che avrebbero dovuto sopperire alle difficoltà finanziarie di imprese ed economie private del meridione, assicurando a campani, lucani, calabresi, siciliani e sardi il divertimento e la gioia di accogliere la carovana rosa? Nessuno ha alzato un dito, nessuno ha fatto niente e al sud ancora una volta sono toccati le briciole, ossia il nulla, il vuoto, l’abbandono e la desolazione! Che peccato simili constatazioni!”. Ma il 16 maggio prossimo il 102° Giro d’Italia verrà accolto alla grande dai molisani? “Certamente, ci mancherebbe! Noi siamo veri sportivi, sono gli altri che <non masticano> certi valori!”.