Il tennis, ovvero … il defunto tra gli sport praticati un tempo a Venafro, dove non esiste più un solo campo di tennis per giocarvi.

“I Venafrani” sollecitano il Comune perché realizzi un centro tennistico pubblico

In passato è stato uno sport assai praticato a Venafro, parliamo del tennis, oggi invece la disciplina è del tutto … defunta, scomparsa, cancellata ! Questa la triste situazione attuale del tennis in città, nonostante che sino ad un decennio addietro venisse giocato da tantissimi, donne e minori compresi, nonché da giovanissimi e adulti, e nonostante che si stia parlando del quarto centro del Molise per consistenza sociale, economica, politica e topografica. Come e perché si è arrivati a tanto, e di segno purtroppo decisamente negativo ? Semplice : i campi prima esistenti ed affollatissimi sono stati trasformati in tutt’altro sempre in ambito sportivo per realizzare maggiori entrate finanziarie tramite il loro fitto. Ci riferiamo ai campi di tennis, ovviamente privati, di Via Pedemontana, nelle vicinanze del rettangolo di calcio “Del Prete”, dove appunto il tennis venafrano era nato e cresciuto, conoscendo tantissimi praticanti e adesioni, nonché presenze di tennisti dell’allora serie A di tale disciplina ; tra i tanti basta citare Claudio Pistolesi, quand’era  campione mondiale under 18. “Un brutto giorno però -asseriscono al riguardo dal movimento “I Venafrani”- il tennis a Venafro è stato messo da parte sotto l’incalzare di altre discipline maggiormente remunerative ed oggi la realtà dice che non è più possibile giocare a tennis a Venafro, mancando campi sia privati che pubblici. Se infatti il privato non ritiene vantaggioso allestire nuovi campi da tennis in città, purtroppo anche dal Comune non arrivano segnali positivi in tal senso. L’amministrazione municipale infatti non sembra adoperarsi per sopperire alla mancanza, che si traduce non solo in grosse perdite socio/sportive ma anche di natura economica, non vendendosi più a Venafro racchette, palline, scarpette da tennis, abbigliamento ect. con conseguenze sul piano commerciale facilmente immaginabili”. Ed allora la domanda di tanti che oggi pur di giocare a tennis devono raggiungere i rettangoli tennistici di Roccaravindola, Isernia e Cassino, tanto per restare nelle vicinanze : “Perché non ci si adopera da parte del Comune di Venafro per sopperire a quella che è una evidentissima carenza di natura sociale, sportiva e commerciale, realizzando finalmente un centro tennistico municipale ?”. Ancora da “I Venafrani” : “Sarebbe il toccasana per la migliore crescita psico/fisica delle nuove generazioni  e per offrire a tutti gli altri ambosessi un servizio assolutamente utile e desiderate, ossia un centro tennistico. L’ipotizzata nuova struttura sportiva pubblica sarebbe  utile anche alle scuole, quale valida offerta assieme a tutte le altre attività didattiche. Perciò ci si adoperi perché si possa tornare a giocare a tennis a Venafro, scoprendo in loco campioncini in erba e futuri campioni del domani, ed offrendo nuovi incentivi e risorse ai commerci cittadini”. In gioco quindi, per restare in gergo sportivo, c’è veramente tanto, per cui speriamo bene …

                                                                                                                  Tonino Atella