I tempi cambiano e i segnali giorno dopo giorno sono sempre più evidenti. Un esempio che calza a pennello. Ricordate le aree di sosta dinanzi alle scuole superiori dei decenni andati ? Una, due, cinque, sette auto -in prevalenza utilitarie … !- di preside e docenti, dopodiché tantissimi spazi liberi. Studenti, cioè, tutti tassativamente a piedi al mattino per raggiungere la scuola e sempre a piedi il loro rientro a casa, questa volta finalmente più soddisfatti e tranquilli perché la mattinata scolastica era appena alle spalle.

Oggi è tutto diverso. Provate a passare a metà mattinata dinanzi ad un Istituto superiore di una qualsiasi città e ve ne renderete conto. Una marea di “cinquantini” degli stessi studenti parcheggiati dinanzi ad ogni scuola, con le auto di dirigente, personale amministrativo/ausiliario e docenti decisamente in numero più contenuto e ridotto rispetto ai predetti “cinquantini”.

Gli studenti di oggi cioè sono per lo più motorizzati e dopo l’era dello scooter scoperto, ecco imporsi “il cinquantino” (o come dir si voglia) per la gioia delle nuove generazioni. A Venafro sia all’esterno del liceo classico “Giordano” di via Del Carmine che di liceo scientifico, ragioneria e geometra di via Maiella se ne trovano parcheggiati a decine, di tutte le fattezze, di dimensioni diverse, di ogni marca e dai colori più disparati.

E ai loro lati, in maniera assai discreta e numero molto contenuto, sostano le utilitarie di docenti, collaboratori e dirigente, che sembra quasi non intendano intralciare il nuovo che avanza, appunto “i cinquantini” dei loro studenti.

 

Tonino Atella