Ha fatto centro, interessando tantissimo l’opinione pubblica venafrana, l’intervento del giovane avvocato Antonella De Benedictis, cognome di chiare origini del Casertano, che con proprio comunicato stampa ha diramato alla massa attraverso i media una sorta di personale programma politico per rilanciare Venafro  congiuntamente ad un team di suoi amici e collaboratori d’ambo i sessi che a detta della professionista sarebbero disposti assieme a lei ad adoperarsi per tirar fuori la città dalle secche in cui sarebbe precipitata.

Sono sedici i punti salienti proposti dalla De Benedictis, con agganci a Venafro e politicamente impegnata nel capoluogo casertano, da attuare nell’immediato futuro al fine di consentire a Venafro di rialzare la testa e riproporsi come città trainante della vita sociale, civile, economica e politica nell’intera area del Venafrano, territorio di 30.000 residenti nella zona intercomunale ricompresa tra Sesto Campano e Montenero Val Cocchiara, i due Comuni agli estremi est/ovest del mandamento.

In sintesi ecco i sedici punti/cardine della De Benedictis :

1) Passione ed entusiasmo di tanti suoi amici ed amiche,

2) Voce critica, autonoma e fattiva di “Liberamente”, l’associazione ideata per centrare gli obiettivi,

3) Affrontare subito i problemi che affliggono Venafro,

4) Composizione di “Liberamente” per vincere la scommessa,

5) Venafro, cittadina che ha perso se stessa ,

6) Oggi Venafro non ha nulla più di città, ma solo due strade rumorose e trafficate, cioè esclusivamente svantaggi,

7) Necessità di ripartire dal basso, tornando a rendere Venafro vivibile,

8) Creazione di aree pedonali,

9) Possibilità di vivere tranquillamente la città, dotata di attrattive e maggiori servizi,

10) Dare slancio al centro storico con aperture di nuove attività commerciali,

11) Promuovere manifestazioni di richiamo nazionale perché Venafro torni ad essere centro propulsore di vita ed interessi,

12) Ruolo della città da recuperare e rilanciare, relativamente ai centri limitrofi maggiori,

13) Risoluzione del problema scuole,

14) Creazione aree di aggregazione infantile e giovanile con spazi verdi, pista ciclabile, giochi a norma e campi polivalenti,

15) Ricerca di finanziatori per investire nei progetti,

16) Piano di rinascita a lungo termine perché la città riemerga dall’abbandono a se stessa in cui versa.

E i venafrani che hanno letto ? Quali i commenti, i giudizi raccolti in giro ?

Diversificati e contrapposti. A chi sostanzialmente conviene con quanto scritto dalla professionista, fa da contraltare qualche altro che parla di programma troppo banale ed ovvio, e soprattutto in molti passaggi di difficile attuazione.

“In talune circostanze -è il parere di chi non è sulla stessa lunghezza d’onda della de Benedictis- si parla, si afferma senza cognizione di causa. Occorre conoscere a fondo i problemi per discuterne, affrontarli e risolverli.

Personalmente ringrazio la giovane professionista del Casertano per il contributo offerto al futuro di Venafro, ma mi permetto invitarla a conoscere più da vicino e meglio la città per affrontare quanto necessario con la dovuta cognizione di causa.

Convengo comunque sui tanti problemi di Venafro e sull’urgenza di avviarne la rinascita sociale e civile”.

Tonino Atella