Ad intervenire facendo sentire le proprie ragioni sulla crisi del centro – destra scaturita dai mancati accordi sulla figura del presidente alle scorse provinciali di Isernia è il Gruppo consiliare Popolari per l’Italia al comune pentro.

Che attraverso un comunicato afferma:

Il risultato delle elezioni del Presidente della Provincia di Isernia, del 25 agosto scorso, di per sé sarebbe un evento naturale di una storia politica locale che vedrebbe un suo presupposto necessario, per quanto dialogato, in ordine alla candidatura decisa dall’ unica forza politica in campo: il Centro Destra.

Sia chiaro, il neo Presidente eletto riceve il nostro augurio di buon lavoro!

Tuttavia, i Popolari per l’Italia, presenti nel Consiglio Comunale di Isernia nello schieramento di maggioranza del Centro Destra e, quindi, grandi elettori nell’ elezione del suddetto Presidente, devono intervenire nella questione sorta all’ esito della stessa votazione e divulgata tra il pubblico.

Alieni da conflitti verbali senza contenuto che si rispetti e solo elevati a difesa di posizioni e comportamenti ambigui, e perciò anche inquietanti e devianti, sono invece orientati a difendere sempre la verità che pure in politica esiste.

La questione è nota: chi era il candidato ufficiale alla Presidenza provinciale del Centro Destra? Non par dubbio che questi era il Sindaco del Comune di Frosolone. Lo dicono i documenti, le cronache e le testimonianze. Lo dice il vertice del Centro Destra tenutosi il 3 agosto scorso, lo dice con autorità e lucidità l’on. Aldo Patriciello, il Cons.re Regionale Salvatore Micone e l’ Ass.re Regionale Vincenzo Niro; come pure lo affermava la Coordinatrice del Centro Destra di Forza Italia Anna Elsa Tartaglione sia sulla stampa che in conversazioni private.

Quest’ ultima esponente politica, deputata al Parlamento Italiano, acquisito il voto provinciale a favore di altro candidato, ha smentito impudentemente che la candidatura fosse quella del Sindaco di Frosolone. Ha abborracciato una serie di argomentazioni, non senza palese difficoltà esplicativa, lontane dalla verità, inconcludenti e retoriche, insomma non convincenti al cospetto degli interventi credibili delle persone sunnominate.

Ma la notizia più grottesca e mistificante è sopravvenuta da parte del Gruppo di “Isernia Migliore” in seno al Consiglio Comunale di Isernia, eletto tra le file dell’opposizione e che ora, accreditatosi presso Forza Italia, ha anche un Assessore nella Giunta Comunale. Il succo della notizia è pressappoco: noi come elettori di “Isernia Migliore” eravamo liberi di votare chi volevamo!

Ed infatti non hanno votato per il candidato del Centro Destra. Ora, considerando che anche il Sindaco ed il suo Gruppo di amici Consiglieri, fermamente posizionati nel Centro Destra, se ne sono infischiati della candidatura della parte politica ufficiale di appartenenza, il Gruppo dei Popolare per l’Italia, fedele alle indicazioni della parte politica di riferimento, non possono che rimanere nello sconcerto.

Non sembra il caso di sprecare aggettivi qualificativi di questa storia, nonpertanto si può affermare che il voto espresso si riconosce libero, in senso assoluto, ma dall’ altro lato diventa libero anche dalle posizioni politiche ufficialmente e formalmente predicate e sostenute, rimaste tradite in questa circostanza.

Il Gruppo dei Popolari di Isernia si dissociano moralmente, se una morale politica ancora esiste, e politicamente da questa anomala maggioranza formatasi in Consiglio Comunale, pur continuando a sostenere le idee del Centro Destra, senza ipocrisia e maliziosità.

Un altro dato certo: questa nuova maggioranza ha posto sulla scena della Provincia di Isernia il Partito Democratico usufruendo dei suoi voti per un successo elettorale che rimane sotto esame. Che vuole di più questa strana maggioranza?

Se volessimo portare al concetto l’ intera vicenda si potrebbe parlare, mutuando dalle teorie del “male necessario” della Creazione, di un “male evolutivo” frutto di deficienza della natura o di deficienza incolpevole degli operatori o di deficienza della volontà. Ognuno può ricercare di quale deficienza si tratta.