Due case “per appuntamenti” gestite da cinesi sono state chiuse dalla Polizia a Campobasso. Tre in totale le donne che gli agenti della Squadra Mobile hanno trovato all’interno. Qualche mese fa ad Isernia fu scoperta un’altra casa “per appuntamenti” sempre gestita da cinesi. Il fenomeno della prostituzione in Molise non conosce crisi, i clienti non mancano e a quanto pare neanche i soldi per soddisfare i desideri più nascosti. Sui quotidiani è pieno di annunci “hot” di tutti i tipi e per tutti i gusti, basta fare una telefonata ed il gioco è fatto.

Con internet è ancora più semplice trovare compagnia per trascorrere momenti lieti e placare i bollenti spiriti. Campobasso, Isernia, Termoli e Venafro sono in grado di soddisfare il mercato regionale e forse anche quello extraregionale. Un giro di denaro che riempie le tasche di gente senza scrupoli e alimenta il mercato del sesso sfruttando ragazze, per lo più straniere, che arrivano in Italia con la speranza di trovare lavoro. Ragazze sempre più giovani, un mercato squallido e degradante. Schiave, ragazze innocenti, ingannate, giunte in Italia nella speranza di trovare una sorta di benessere. Invece trovano uomini pronti a pagare per usare e abusare del loro corpo come se fossero oggetti senza cuore.

E’ triste vedere persone vendute, violentate e ridotte al silenzio. In tanti credono che le donne si prostituiscano per libera scelta: forse farebbero bene a ricredersi. Chi può desiderare di vendere il proprio corpo rischiando la salute e in alcuni casi anche la vita? I clienti sono i primi responsabili di questo fenomeno grave e diffuso. Professionisti e padri di famiglia, giovani ed anziani, sono pronti a pagare per assecondare i propri vizi e perversioni sessuali. Ogni giorno, sia sulle strade che all’interno di locali privé, night, alberghi e appartamenti, vengono eseguite operazioni di polizia per contrastare il fenomeno, ma l’impegno delle forze dell’ordine e le leggi non riescono a bloccare il traffico di esseri umani. Regolamentare la prostituzione, riaprire le case chiuse, tassare le prostitute, qual è la soluzione? Forse non c’è.

La soluzione non puo’ essere far diventare lo Stato un “grande magnaccia” che specula sulla pelle degli altri. Dopo la droga, il mercato del sesso legato alla prostituzione è uno dei più fiorenti. Non sta a noi trovare soluzioni, a noi spetta solo raccontare la cronaca. Fortunatamente in Molise per strada non si vedono “lucciole”, o almeno così sembra. Un po’ di tempo fa furono avvistate sulla strada che porta alla zona industriale di Campobasso, ma ora pare non ci siano più. Nella nostra regione si puo’ dire che la riapertura delle case chiuse è già in essere; i molisani sono grandi fruitori del servizio “touch and go”.

Domanda e offerta vanno di pari passo, sborsare 100 euro per una prestazione sessuale non è un problema per i molisani. Gli annunci sono sempre più numerosi, chi compra sesso non si vergogna più, è diventato tutto troppo normale. Il Molise in questo è al pari con il resto d’Italia. Siamo riusciti a parlare con una ragazza dominicana che per 4 anni si è prostituita tra Isernia e Campobasso. Oggi è fuori dal giro. Vendendo il suo corpo è riuscita a mettere da parte una somma importante che gli ha permesso di cambiare vita. Vive vicino Roma, insegna in una scuola di danza e fa la mamma.

Vi raccontiamo la sua storia, triste ma a lieto fine, nell’intervista che ci ha concesso. “In Molise guadagnavo più di 8000 euro al mese, vivevo in un piccolo appartamento e pagavo 350 euro per l’affitto. Ricevevo quattro o cinque clienti al giorno, venivano anche da fuori regione, grazie al mio profilo Facebook, non avevo difficoltà a trovare clienti. Erano di ogni classe sociale, dal professionista all’operaio e molte volte anche politici”.

Questa l’intervista che ci ha rilasciato.

-Che età avevi quando hai iniziato a vendere il tuo corpo?
20 anni.

-Cosa hai provato la prima volta?
Paura e vergogna.

-Hai lavorato solo in appartamento?
Si. Per strada avevo troppa paura.

-Che differenza c’è tra una prostituta e una escort?
La escort si sposta, fa viaggi anche lunghi, fine settimana, cene, questo implica una buona dialettica e capacità di essere gradevole come compagnia: non tutte sono portate e preferiscono il rapporto più veloce e sbrigativo.

-Hai provato a smettere per fare un lavoro normale?
Ho smesso e ho fatto anche lavori umili, ma quando ho potuto ho ripreso. E’ difficile fare a meno di un certo tenore di vita. Oggi però sono felice, dopo 4 anni ho detto basta, insegno danza e ho un compagno con un buon lavoro.

-Il tuo compagno è a conoscenza del tuo passato?
Certo, gli ho raccontato tutto. All’inizio non l’ha presa bene, ma poi le cose sono cambiate. Ora si fida di me e stiamo benissimo insieme.

-Quanti clienti incontravi, ogni giorno?
Direi 4 o 5 al giorno.

-Hai mai subito violenze?
Sono stata fortunata, non ho mai avuto clienti violenti.

-Cosa pensavi del tuo lavoro?
Che bisognava essere adatte a farlo. Non tutte lo possono fare senza subire contraccolpi psicologici.

-Quanto ti permetteva di guadagnare?
Circa 100mila euro ogni anno.

-Chi esercita questo lavoro dovrebbe pagare le tasse, se vi fosse una legalizzazione della prostituzione?
Certamente. E lo troverei giusto se lo riconoscessero come lavoro.

-Che tipo di uomini hai avuto come clienti?
Di tutti i tipi. Di tutte le età e di varia estrazione sociale.

-I tuoi clienti usavano tutti il preservativo?
Assolutamente si!

-Come ti proteggevi dalle malattie sessuali?
Preservativo e vaccinazioni.

-Quanto tempo durava, in media, un rapporto sessuale?
Dipendeva da cosa mi veniva chiesto. In media 20-30 minuti tutto compreso.

-Hai mai provato un senso di disgusto?
Si. Molte volte avevo a che fare con clienti sporchi e maleodoranti.

-Hai mai provato paura?
La paura c’era sempre.

-Cosa diresti alle mogli dei clienti delle prostitute?
Pensate ai vostri mariti e prendetevi cura di loro.

-Ti sentivi a disagio quando frequentavi altre donne che non si prostituivano?
Assolutamente no.

-Le prostitute che hai conosciuto hanno iniziato per scelta o per necessità?
Tutte per necessità.

-Come si smette di fare la prostituta?
Se una donna è intelligente mette da parte i soldi, compra, investe, si fa una polizza pensionistica privata. O si fa sposare da qualche cliente benestante!

-Provavi piacere sessuale?
Nessun piacere sessuale. Era solo lavoro.

-Torneresti a fare la prostituta?
Assolutamente no. Ho chiuso con quella vita.

-Come vedi il tuo futuro?
Spero che sia bello e pieno di gioie. Ora penso solo alla mia famiglia e alla mia bambina. Il passato è passato, ora ho solo voglia di pace e serenità.

C.C.