“A.P.R.I. – onlus Molise”(Associazione Pro Retinopatici ed Ipovedenti – onlus) è un’organizzazione di volontariato nata in Piemonte nel 1990. La vecchia denominazione sociale: Associazione Piemontese Retinopatici ed Ipovedenti ha ampliato nel tempo i suoi orizzonti operativi modificando lo statuto sociale ed estendendo la sua azione sul piano nazionale. L’Associazione si occupa prioritariamente di promuovere la ricerca scientifica contro le malattie degenerative della retina (retinite pigmentosa, degenerazione maculare, malattia di Stargardt, sindrome di Usher ecc.) ma, su richiesta esplicita dei soci, nel corso degli anni, la onlus ha ampliato notevolmente il raggio di intervento. Oggi A.P.R.I.-onlus può essere considerata, a tutti gli effetti, una delle realtà più attive in Italia con lo scopo di tutelare, assistere e rappresentare le persone non vedenti ed ipovedenti.
Alessandro Guastaferro non vedente di Venafro è il referente regionale dell’Associazione per la Regione Molise. La sede è a Venafro in Via Roma 8 . Nel corso degli ultimi anni, Il giovane e intraprendente Guastaferro si è attivato per l’abbattimento delle barriere architettoniche, riuscendo a convincere l’amministrazione comunale di Isernia ad installare semafori sonori per ipovedenti e ad interessare anche l’amministrazione del capoluogo di regione per dare sollievo alle persone disabili visivamente.
Con l’avvento della nuova amministrazione regionale, Guastaferro chiede al neo eletto Assessore ai Trasporti della regione Molise Roberto Di Baggio di modificare il decreto di circolazione sui trasporti regionali su gomma, al fine di consentire a tutte le persone disabili di avere la tessera di circolazione gratuitamente senza tener conto della dichiarazione ISEE. Attualmente solo se il disabile non supera l’ISEE di oltre seimila euro ha diritto all’esenzione del ticket sui Bus regionali.
Il referente dell’A.P.R.I. Molise chiede quindi di sollevare i disabili, tutti, a prescindere dal loro reddito dall’onere del pagamento, sarebbe – secondo Guastaferro – un atto che tutti apprezzerebbero, un minimo di sollievo a chi è costretto a vivere una vita penalizzata dalla disabilità.