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La Procura della Repubblica di Isernia, diretta dal Procuratore Carlo FUCCI, a seguito
delle indagini coordinate dal Sostituto Procuratore Maria Carmela ANDRICCIOLA e
condotte dalla Guardia di Finanza di Isernia, ha ottenuto l’adozione, da parte del GIP
presso il Tribunale nel capoluogo Pentro, D.ssa Michaela SAPIO, di un nuovo decreto di
sequestro preventivo per equivalente, eseguito dal Nucleo Polizia Economico
Finanziaria della Guardia di Finanza di Isernia, per l’importo complessivo di €
1.276.600,00, relativo alle quote di partecipazione detenute dall’indagata E. R. nelle
società R. S.r.l. e R. s.a.s. di P. I., società entrambe con sede a Roma, attraverso la
società di diritto Panamense B. F. S. A..
Tale ulteriore attività scaturisce da informazioni acquisite dalle Fiamme Gialle isernine
nella fase esecutiva di un precedente provvedimento, emesso nel mese di ottobre 2018
dal G.I.P. presso il Tribunale di Isernia sul conto di E. R., in ordine alla disponibilità di
quote societarie possedute all’estero.
In particolare, è stato accertato che E. R. risulta essere, per interposta persona, titolare
di quote di partecipazione nella B. F. S.A., società costituita, in data 16.02.2007, con sede
in Lussemburgo, trasferitasi, in data 13.04.2011, nella Repubblica di Panama.
La menzionata B. F. S.A. detiene l’intero capitale sociale della R. S.r.l. ed è socio
accomandante della R. s.a.s. di P. I..
Alla luce di quanto sopra esposto, è del tutto evidente che la società di diritto panamense
B. F. S.A., il cui capitale sociale è interamente posseduto dall’indagata E. R., debba senza
ombra di dubbio considerata un mero schermo fittizio con cui la stessa ha celato l’effettiva
disponibilità di quote di partecipazione nelle citate società.
Tale situazione configura il fenomeno conosciuto come “interposizione fittizia” che si
concretizza quando un soggetto trasferisce solo apparentemente la titolarità di beni o
attività a prestanome, società, trust o fiduciarie, pur restandone il titolare effettivo.

In tal modo, l’interessato può realizzare diverse tipologie di vantaggi economici consistenti,
principalmente, nella protezione del proprio patrimonio dalle azioni dei creditori.
Nel caso di specie, le quote delle citate società appartengono, infatti, solo formalmente
alla B. F. S.A., ma di fatto sono nella disponibilità dell’indagata E. R. che ne ha
conservato la gestione, tanto da avvalersene nella relazione dettagliata di
accompagnamento alla procedura di collaborazione volontaria (c.d. “voluntary disclosure”)
con il Fisco posta in essere dalla indagata ex art. 7 del Decreto Legge n. 193/2006.
Quanto sopra è stato partecipato dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria alla locale
Procura, che ne ha condiviso le conclusione ed ha avanzato, al competente Giudice per le
Indagini Preliminari, apposita istanza ed ottenuto un nuovo provvedimento cautelare reale,
eseguito dalle Fiamme Gialle isernine.