di Pietro Tonti
Sono quelle notizie che non vorresti mai dare, soprattutto quando riguardano un caro amico stroncato nei migliori anni di vita, quando dopo tanti sacrifici e una brillante carriera, vorresti goderti il frutto del tuo lavoro con la tua famiglia ed invece sei richiamato in un’altra dimensione.
Graziano D’Agostino il Presidente della Confesercenti regionale del Molise è spirato questa mattina in seguito ad un peggioramento di una malattia che lo aveva colpito da qualche anno e che con caparbietà era riuscito ad arginare, come un lottatore su un ring ma, che non gli ha dato scampo.
Ci ha lasciato all’età di 57 anni, con quel male del secolo che troppo spesso non perdona e lo ha portato via da noi, dai suoi cari, da sua moglie Letizia e dai suoi due figli dotati di un acume brillante, ereditato dal loro grande padre.
Oggi il Molise piange uno dei suoi uomini migliori. Non si accetta una dipartita così prematura, ma resta l’uomo, la sua grande anima, le sue lotte per affermare le giuste regole in un settore martoriato come quello del commercio.
Per anni ospite delle mie trasmissioni televisive su TVI Molise e su Moliseprotagonista, dove con quella sua profonda esperienza riusciva ad entrare nelle problematiche, a sviscerarle e a dare le soluzioni ad eterogenei quesiti.
Anche nel periodo del lock down, ci ha fornito il suo prezioso contributo attraverso puntuali e precise interviste telefoniche, sull’andamento dell’economia regionale e nazionale, sulle difficoltà che affrontava e si preparava ad affrontare il comparto commerciale e produttivo della nostra regione, prima che la sua salute peggiorasse.
Quel telefono è squillato senza risposte per giorni, era un brutto segnale al quale abbiamo in seguito avuto quelle conferme che non avremmo mai voluto ascoltare.
Oggi la regione Molise si priva di un uomo buono, disponibile e affabile, dotato di una grande intelligenza e di una diplomazia che spesso manca oggi ai vertici delle istituzioni. Ottimo marito, straordinario padre.
Con la scomparsa di Graziano la collettività molisana si priva di un elemento importante, fondamentale e insostituibile a cui far riferimento per migliorarci nella speranza di un futuro migliore.
Giungano ai suoi cari le più sentite e profonde condoglianze da parte dell’editore, della redazione e del direttore del nostro quotidiano.