Roberto Gravina: «Nessuna risposta concreta sul tema della compatibilità o meno della nuova figura del Direttore Generale rispetto all’accordo previsto con il Governo. Che piaccia o meno a chi è chiamato a governare questa regione l’opposizione esiste e fa il suo dovere»*

«Sulla decisione della Giunta regionale di prevedere la figura di un Direttore Generale per l’ente e sull’opportunità e sui riflessi che questa decisione avrà anche su quanto stabilito dall’accordo tra Governo nazionale e Regione Molise, prendo atto della replica piccata del Presidente della Regione Francesco Roberti che nei modi usati mostra qualche nervosismo di troppo, un nervosismo che gli impedisce, volutamente o meno, di rispondere nel merito alle perplessità da me sottolineate e che restano, di fatto, tutte intatte.

Infatti, il Presidente Roberti, mostrando un certo fastidio nel dover rispondere delle sue decisioni politiche e dei suoi atti ai rappresentanti delle opposizioni e quindi, di conseguenza, anche agli stessi cittadini molisani, preferisce concentrarsi sbrigativamente sul concetto che la figura del Direttore Generale non comporterà, a suo dire, costi aggiuntivi. Ci dica allora quanto percepirà il super Direttore Generale, visto che nella legge di stabilità si parla di un importo “assumendo come parametri di base i valori economici massimi contemplati dal contratto collettivo nazionale della dirigenza del comparto Funzioni locali”.

Lo stesso Presidente Roberti si guarda bene, però, dal dire qualcosa in merito all’opportunità reale che questa regione ha della figura di un Direttore Generale e dell’ulteriore burocratizzazione dei processi che ne deriverà insieme alle inevitabili ripercussioni sullo snellimento della struttura amministrativa, come nulla dice in merito alla pianta organica regionale, dove giusto per esser chiari la figura del Direttore Generale non era prevista, e sulla necessità, non più prorogabile, di attuare, invece, in tempi celeri, tutte le misure per risolvere la carenza numerica del personale, non certo quello dirigenziale, negli uffici regionali.

Ma nulla dice il Presidente Roberti, soprattutto, sulla compatibilità certa o meno di questa figura del Direttore Generale, che ripeto non era fino ad oggi prevista nella pianta organica dell’ente, con quelli che sono stati i limiti imposti dal Governo nell’accordo per il ripiano del disavanzo finanziario che esplicitamente richiedono alla Regione Molise l’attuazione di misure volte alla riduzione del 2% annuo della spesa per i servizi istituzionali, la completa attuazione della razionalizzazione delle partecipate, lo snellimento della struttura amministrativa con significativa riduzione degli uffici di livello dirigenziale, eliminando duplicazioni o sovrapposizioni di strutture o funzioni.

Se a tutte queste circostanziate osservazioni si preferisce rispondere con il tono di chi, in buona sostanza, dice ai molisani: “Non disturbate il manovratore”, dimenticando forse il ruolo istituzionale di verifica e controllo che l’opposizione è chiamata a svolgere, da parte mia non vi sarà problema alcuno a scrivere e interessare direttamente su questo tema il Governo e chi di dovere, oltre al Collegio dei revisori che poi avrà il compito della verifica finale dei limiti imposti dall’accordo per il ripiano di disavanzo.»