Conferenza stampa – sit in di Emilio Izzo per ricordare agli illustri ospiti, che stanno approdando in un territorio abbandonato da Dio e dagli uomini.

Senza vergogna e dopo oltre quattro anni di governo di inciuci vomitevoli, arrivano in Molise e nella provincia più devastata d’Italia da questa maggioranza nazionale e locale, Isernia, il suo rappresentante massimo, il ministro dei trasporti e il suo amico di promesse vecchie e mai mantenute, l’amministratore delegato di RFI.

Le condizioni nelle quali versano i molisani che giornalmente viaggiano da Campobasso – Isernia per Roma e viceversa, invece che indurre ad un bagno di umiltà teso alle scuse ed a provvedimenti adeguati e conseguenziali alla bisogna, fanno aumentare l’arroganza ed il menefreghismo in certi soggetti pubblici, tanto da presentarsi in pompa magna per nuove promesse e vecchi sistemi: il preelettoralismo, malattia mai estirpata e sempre in voga per imbrogliare i cittadini tanto da averne, almeno in regione, uno dei massimi rappresentanti di quella scuola di pensiero che vuole che si assicuri tutto il giorno prima delle tornate elettorali per cancellarlo senza vergogna in quello successivo!

Arriveranno in treno come preannunciato o eluderanno i cittadini ancora una volta? Arriveranno negli orari ferroviari standard o sceglieranno fasce più consone? Saranno all’Auditorium come anticipato o nell’aula consiliare come ci fa sapere il comune di Isernia? Da personaggi come questi, tutto ci si può aspettare!

Ma anche da noi! Infatti, alle 15.00 di domani 9 agosto, dalla stazione ferroviaria di Isernia, terremo una conferenza stampa – sit in per ricordare agli illustri ospiti, che stanno approdando in un territorio abbandonato da Dio e dagli uomini e per ripercorrere le tappe dei viaggi quotidiani della speranza che conoscono la quasi certa partenza senza sapere mai del certo arrivo tra guasti, ritardi megagalattici, soppressioni, emergenza igienica, promiscuità con bestiame, riscaldamenti d’estate e aria fresca in inverno, segnali di fumo da assalti alla diligenza in piena campagna, metropolitane leggere inutili e devastanti del territorio ed elettrificazioni mai approdate e che comunque mai potranno coprire l’intero percorso per evidenti impossibilità tecniche!

Da chi ha creato questi mostri di antisocialità, non accettiamo lezioni, restate nella torrida Roma che l’afa qui già è insostenibile di per sé!